Scienze dell’alimentazione e integrazione alimentare sono sempre più in simbiosi per garantire non solo uno stato nutritivo completo e bilanciato, ma anche per raggiungere l’ambizioso traguardo di aumentare la qualità di vita oltre la durata stessa.
Negli ultimi anni però è la nutrigenomica a lasciare indietro le più antiche convinzioni dietetiche che hanno fatto da pilastri.
La nutrigenomica è la scienza che studia i rapporti tra il patrimonio genetico, il genoma, e la variabilità interindividuale ai cibi.
Questa scienza ha aperto una nuova frontiera ed ha creato un nuovo approccio scientifico, imperniato sul combinamento tra la prevenzione e la diagnosi genetica. Una corretta e mirata nutrizione unita alla diversità genotipica di ciascun individuo ha consentito non solo di delineare le linee guida per la prevenzione ad un vasto numero di patologie ma ha permesso anche lo sviluppo di nuove terapie sperimentali, coadiuvanti la cura ed il miglioramento di malattie complesse.
Quindi sempre più ci si orienta oggigiorno ad elaborare diete fortemente individuali, specifiche e soggettive, così da potenziarne l’effetto e l’efficacia.
Dunque, non è una dieta per dimagrire, quella che deriva dalla nutrigenomica, ma una dieta fatta allo scopo di prevenire patologie e disturbi che il nostro organismo può riscontrare.
La dieta, quindi, in conseguenza a questi studi e ai relativi risultati, potrà essere elaborata al fine di utilizzare cibi che ben combinati, influenzando l’espressione dei geni, possano garantire un benessere sempre più totale.
Dott. Stefano Coratella
Dietista – Biologo Nutrizionistra
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