Sequestrato un terreno di 58 mila mq e deferito il titolare per violazione alla normativa ambientale e paesaggistica.
I militari della Stazione Carabinieri Parco di Andria hanno portato a termine una specifica attività dindagine scaturita a seguito di ripetuti controlli su alcune zone del Parco Nazionale dellAlta Murgia. Sotto osservazione la località Punta Bosco di Spirito ove i militari hanno verificato che alcune aree in origine coperte da vegetazione spontanea tipica delle Murge (pseudo steppa del mediterraneo), sono state di recente oggetto di trasformazioni attraverso dissodamento, scarificatura e frantumazione meccanica delle rocce calcarei. Larea è risultata molteplicemente vincolata sotto il profilo paesaggistico essendo oltre che Parco, anche Zona di Protezione Speciale, Sito di Importanza Comunitaria e area a vincolo idrogeologico, nonché ricompresa nelle tutele del Piano Paesaggistico Regionale. Nonostante la pregnante vincolistica ambientale, i lavori di trasformazione sono risultati sprovvisti dei prescritti titoli abilitativi contrastando così il divieto assoluto di trasformazione e distruzione di aree naturali pascolive categoricamente vietato dalle norme interne ed europee. Per questo lintera superficie, circa 58 mila mq è stata posta sotto sequestro preventivo e il proprietario, originario di Andria già altre volte deferito per identiche violazioni, è stato nuovamente segnalato allAutorità Giudiziaria di Trani.
I militari della Stazione Carabinieri Parco di Andria hanno portato a termine una specifica attività dindagine scaturita a seguito di ripetuti controlli su alcune zone del Parco Nazionale dellAlta Murgia.
Sotto osservazione la località Punta Bosco di Spirito ove i militari hanno verificato che alcune aree in origine coperte da vegetazione spontanea tipica delle Murge (pseudo steppa del mediterraneo), sono state di recente oggetto di trasformazioni attraverso dissodamento, scarificatura e frantumazione meccanica delle rocce calcarei. Larea è risultata molteplicemente vincolata sotto il profilo paesaggistico essendo oltre che Parco, anche Zona di Protezione Speciale, Sito di Importanza Comunitaria e area a vincolo idrogeologico, nonché ricompresa nelle tutele del Piano Paesaggistico Regionale.
Nonostante la pregnante vincolistica ambientale, i lavori di trasformazione sono risultati sprovvisti dei prescritti titoli abilitativi contrastando così il divieto assoluto di trasformazione e distruzione di aree naturali pascolive categoricamente vietato dalle norme interne ed europee.
Per tali motivi lintera superficie, circa 58 mila mq, è stata posta sotto sequestro preventivo e il proprietario, originario di Andria già altre volte deferito per identiche violazioni, è stato nuovamente segnalato allAutorità Giudiziaria di Trani.
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