A pochi giorni dalle rassicurazioni dell’assessore regionale Santorsola che in conferenza stampa a Trani rassicurava sull’impegno del governatore Emiliano per la costruzione di un nuovo ospedale ad Andria, e quindi a servizio di tutta la sesta provincia, arriva la smentita del parlamentare della città federiciana , Benedetto Fucci che riporta le perplessità della Commissione Affari Sociali della Camera.
“Dal Ministero – annota Fucci che informa di aver presentato un’interrogazione urgente alla Camera cui il Ministero della Salute ha fornito risposta nella Commissione Affari Sociali –è arrivata la conferma che le preoccupazioni da me tante volte espresse, peraltro nella totale indifferenza da parte della Regione che ha competenza diretta in materia di organizzazione sanitaria, sono fondate. Le disastrose manchevolezze della Giunta (da Vandola a Emiliano niente è cambiato) stanno mettendo in difficoltà anche lo stesso Ministero della Salute.
Gli elementi emersi alla Camera sono i seguenti:
Il parlamentare dello schieramento dei Conservatori e Riformisti è tornato dunque a sottolineare la situazione di discriminazione in ambito sanitario della Bat rispetto alle altre province pugliesi:
“Come certificato dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), – dice Fucci – la programmazione relativa alla provincia BAT presenta, in proporzione, un numero di posti letto (pubblico/privato) inferiore sia rispetto alle altre province pugliesi, sia rispetto allo standard regionale massimo programmabile che per la Puglia è pari a 3,59 posti-letto per mille abitanti, essendo la BAT pari a circa 2.2 posti-letto per mille abitanti. E intanto dall’anno 2011 sono chiusi gli ospedali di Minervino Murge e di Spinazzola; e, a seguito dei successivi Piani di rientro/riordino, sono stati chiusi o riconvertiti anche gli ospedali di Canosa di Puglia e di Trani con la cancellazione di reparti, posti letto e servizi, a danno dei residenti bisognevoli di cure sanitarie”.
“Ecco quindi – conclude Fucci – cosa è accaduto e continua ad accadere dal 2012, cioè da quattro anni: il primo programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, in cui si prevedeva in via prioritaria la realizzazione del nuovo ospedale di Andria insieme ad altri tre nel territorio regionale, non è stato attuato; nel successivo accordo integrativo del programma messo a punto dalla Regione il nuovo ospedale di Andria, pur previsto, non è più tra le “priorità 1”. Questo accordo di programma è in corso di istruttoria presso il Ministero della Salute, che però non può procedere dovendo rimanere in attesa di indicazioni operative, ancora mai fatte pervenire, dalla Regione Puglia”.
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