Il Partito Democratico si è riunito ieri pomeriggio a Trani nell’auditorium della chiesa di San Luigi per un incontro dal titolo “La politica che dà speranza”.
“Una campagna elettorale costruttiva e fatta di informazione corretta. Questi sono incontri che faranno chiarezza sulle modalità di voto e su quanto fatto in questi anni dal partito. Non è difficile, basta barrare il simbolo del partito scelto e, poiché squadra che vince non si cambia, non possiamo fare altro che consigliare democraticamente il Pd, è stato detto dagli esponenti del partito democratico che sono intervenuti.
Importante e significativa la testimonianza del sindaco di Taurianova, Fabio Scionti. Il primo cittadino calabrese è attualmente alla guida di un comune, che conta 16 mila abitanti, e che nel passato recente è stato sciolto, per ben tre volte, per infiltrazione mafiosa. Una sfida, la sua, e alla domanda doverosa di chi glielo ha fatto fare, visto che vive sotto scorta, non ha esitato a rispondere: “perchè amo la mia terra”.
L’incontro è stato organizzato dall’assessore del comune di Trani, Debora Ciliento che è anche candidata al Senato nel listino proporzionale del collegio Puglia 1 insieme alla capolista Assuntela Messina che è presidente regionale del Pd.
Tanti gli esponenti politici e i candidati intervenuti: Amedeo Bottaro, sindaco di Trani; Pasquale Di Fazio, segretario provinciale del Pd; Fernando Riccio, segretario cittadino del Pd. Debora Ciliento, assessore e candidata al Senato collegio Puglia 1; Elena Gentile, europarlamentare e candidata al Senato nel collegio Puglia 3; Filippo Caracciolo, consigliere regionale e candidato alla Camera nel collegio Puglia 4; Fabrizio Ferrante, presidente del consiglio comunale e candidato alla Camera nel collegio Puglia 4; Carlo Avantario, consigliere comunale e candidato al Senato nel collegio Puglia 1; Nada Tarsitano, candidata alla Camera nel collegio Puglia 4.
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Ci vuole faccia, Scionti lo fa per la sua terra, direi per la poltrona e gli affidi diretti a candidati e parenti dei candidati che l’hanno appoggiato. Romeo è stato “sciolto” per prevenzione a causa di rapporti parentali tra candidati e persone legate a 1991, Scionti il 1991 lo ha in consiglio comunale ivi compresi… parenti dei parenti dei parenti…e ovviamente con un PD al governo va tutto bene ! Vergogna…. dovevano chieder a Romeo cosa sono gli attentati subiti altro che un “cofano della macchina della moglie saltato in aria ” certo la vergogna è un sentimento nobile….chi non l’ha nel DNA continua a tagliare nastri con il lavoro altrui !