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Provincia – “Nella Bat 312.935 mq di amianto da bonificare”

1 Febbraio, 2016 | scritto da rosarutigliano
Provincia – “Nella Bat 312.935 mq di amianto da bonificare”
Attualità
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Sono sempre più numerose e pressanti le segnalazioni che arrivano all’assessorato all’Ambiente del comune di Andria sulla presenza di amianto in territorio comunale e nell’agro. Particolarmente interessate dall’abbandono di lastre di amianto sarebbero la zona di San Valentino e le strade che conducono alla murgia. Per fare il punto della situazione e  promuovere una campagna di sensibilizzazione sul rischio amianto venerdì scorso, presso il chiostro san Francesco ad Andria, si è svolto il convegno “Eternit free” patrocinato da Regione, Legambiente e comune di Andria.

In tutta la Puglia, come ha spiegato il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, si stima la presenza di 1.750.000 metri cubi di materiale contenenti questa fibra cancerogena,  312.935 sono nella Bat. Una prima mappatura della presenza di amianto in tutta la regione è partita nel 2005 ma ha riguardato manufatti con un’estensione superiore ai 200 metri quadrati: al di sotto di questa soglia non si hanno dati precisi. A ciò si aggiunga che l’amianto è presente anche in forni, ferri da stiro, guarnizioni realizzate e importate da paesi extraeuropei dove questa fibra non è stata messa al bando. In vetta alla classifica dei produttori di Amianto ci sono infatti Russia e Cina.

La normativa in fatto di Amianto prevede oggi che il cittadino autodenunci la presenza e lo stato dei manufatti di amianto su cui poi occorrerà predisporre un intervento mirato ad opera di ditte specializzate. Le strade possibili- come hanno spiegato i rappresentanti della Teorema che ha condotto tra gli altri la bonifica della Fibronit a Bari – sono due: l’incapsulamento o la rimozione totale. Per le aziende esiste la possibilità di usufruire di sgravi fiscali fino al 50% dell’intervento: un aiuto importante visti i costi delle operazioni particolarmente elevati anche perchè in Puglia esiste solo un sito di smaltimento ubicato a Lecce.

Il comune di Andria già dallo scorso marzo aveva comunicato l’adesione alla campagna di informazione sul rischio amianto promossa da Legambiente Puglia mirante alla rilevazione statistica di amianto nelle aree urbane, industriali e agricole mostrandosi sensibile a questo argomento con pesanti ripercussioni per la salute. L’esposizione alle fibre, in particolare l’inalazione di fibre di amianto, causa malattie gravi e mortali a carico del sistema respiratorio e riproduttivo. Queste malattie hanno un periodo di latenza molto lungo, anche di 40 anni, pertanto gli epidemiologi prevedono nei prossimi dieci anni un picco delle malattie legate all’esposizione professionale, domestica e ambientale all’amianto.

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