“Che Barletta sia la città con la TARI tra le più alte d’Italia ma che, allo stesso tempo, gli amministratori locali si prendano i meriti del titolo di comune riciclone era già chiaro a tutti ma, ancora una volta, si è raggiunto il culmine quasi ce ne fossimo fatti un’abitudine – afferma Tonio Di Cuonzo, coordinatore cittadino Forza Italia Giovani – Numerose, infatti, sono state le segnalazioni rivolteci dai cittadini che, ancora una volta purtroppo, non possiamo fare a meno di far mettere in risalto e denunciare. In data 5.1.18 e già dal giorno precedente, infatti, al centro ecologico Bar.s.a. sito in Via Callano, non è possibile buttare il legno. Perché? “Il container è pieno e manca l’operatore. Se ne ripensa Lunedì”.
“Mi chiedo come in una città votata al riciclo dei rifiuti si possa accettare una situazione simile. Si chiede di conferire ma non si mettono nelle condizioni i cittadini di farlo. È una vergogna, specchio purtroppo di una città che ormai non funziona. Per fortuna che siamo agli sgoccioli”, ha concluso.
Sulla questione si è espresso anche il capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale Dario Damiani: “Il sol fatto di rispedire a casa quegli onesti cittadini che pagano in media 600/700 euro di Tari all’anno e che vogliono conferire i propri rifiuti in legno presso l’ecocentro in Via Callano, è di sicuro un pessimo servizio offerto dalla Bar.s.a. Credo che un grande “Tapiro d’oro” sia il miglior premio da conferire ai nostri amministratori che si contraddistinguo oramai per la cattiva gestione di qualsiasi servizio comunale. Manca un solo operatore e l’azienda sospende completamente il servizio, anche la sola consegna all’econcentro del materiale trasportato dai cittadini. Impensabile ! Per non parlare dei tanti disguidi che i cittadini nelle settimane passate, sempre gli stessi cittadini che pagano a peso d’oro la Tassa sui Rifiuti, hanno avuto con il servizio di ritiro delle buste. Nonostante le proposte fatte in passato anche sulla consegna delle buste direttamente a casa dei cittadini, ancora oggi assistiamo a cittadini costretti a file estenuanti per il ritiro delle stesse”.
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