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BAT – Prefetto Minerva: il bilancio di quattro anni di attività. VIDEO

16 Novembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno

Dopo quasi quattro anni di intenso lavoro, il Prefetto Clara Minerva lascia la Provincia Barletta-Andria-Trani. Insediatasi il 7 gennaio 2014 sarà collocata a disposizione con incarico ai sensi della legge n. 410/91 per il coordinamento delle attività informative e investigative nella lotta contro la criminalità organizzata. Al suo posto arriva dalla prefettura di Messina la dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia su disposizione del Consiglio dei Ministri dello scorso 2 novembre.
Prima del saluto in Provincia all’Assemblea dei sindaci dei dieci comune della BAT, il Prefetto Minerva, ai microfoni dei cronisti ha tracciato un bilanci dell’attività svolta.

Riportiamo il saluto del Prefetto Minerva alla provincia di Barletta Andria Trani

Nel salutare questa provincia che orgogliosamente e meritatamente ha voluto affermarsi quale realtà territoriale a sé per la Sua storia che testimonia un grande passato con forti radici identitarie, per la sua arte e cultura ma anche per la sua capacità di produrre ricchezza attraverso il lavoro e l’innovazione, desidero rivolgere il mio pensiero affettuoso alle comunità di questa provincia, alle istituzioni del territorio, alle rappresentanze elettive e politiche, al mondo economico e sindacale e alle molteplici espressioni della società civile che hanno accompagnato costantemente la mia attività, supportandola con contributi propositivi concreti che mi hanno consentito di approfondire e apprezzare il patrimonio ideale ma anche le preoccupazioni e le speranze di un territorio della Puglia che da pugliese non conoscevo come avrebbe meritato il contesto .
Sono onorata, subentrando al Prefetto Sessa, di avere proseguito la difficile impresa della costituzione degli uffici periferici dello Stato.
Ho delineato un percorso che è ormai in via di completamento, che si è articolato in passaggi amministrativi importanti grazie all’impegno dei soggetti coinvolti: il provveditorato alle opere pubbliche e il comune di Barletta che hanno seguito i lavori di ultimazione della Prefettura, il comune di Andria, stazione appaltante per la realizzazione della Questura secondo il protocollo a suo tempo sottoscritto, il Comune di Barletta proprietario dell’area dove sorgerà il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, gli uffici competenti del Ministero dell’Interno che hanno con la Prefettura monitorato l’avanzamento di questo ambizioso progetto.
I passaggi più importanti di questo percorso sono:
per la Prefettura i lavori sono stati completati, compreso l’ascensore per consentire l’ingresso ai disabili, è stata inaugurata la sala di protezione civile realizzata grazie alla sinergia tra Prefettura, Provincia e Regione ed è stata appena inaugurata la sala conferenze ove si è tenuto per l’occasione il corso di formazione in materia di protezione civile;
per la Questura l’ avvenuta aggiudicazione definitiva dei lavori, l’avvenuta consegna dei lavori e la prossima approvazione della perizia di variante che si attende in questi giorni e che consentirà l’avanzamento rapido dei lavori che potrebbero essere completati entro il prossimo anno, l’avvio dei concorsi nelle Forze di polizia utile anche per le esigenze di istituzione della Questura della BAT, il progetto di revisione dei presidi di polizia;
per la nuova caserma dei vigili del Fuoco esiste un progetto recente del Dipartimento dei vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno che ora potrà trovare la sua realizzazione a seguito del recente acquisto dell’area dal Comune di Barletta per quella destinazione.

La provincia con i suoi uffici periferici dello Stato ha già compiuto dunque una prima parte di un percorso amministrativo complesso che proseguirà a cura del nuovo Prefetto che si insedierà tra poco, con il supporto delle varie Amministrazioni che sono coinvolte nei procedimenti.
Vi confesso che vedere avanzare il completamento di una provincia è un’esperienza professionale unica che non può non animare da passione chi ha il compito di curarne la regia e con questo animo mi sono approcciata, pensando in prospettiva al benessere del territorio.
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato in vista della realizzazione di questo obiettivo, i Sindaci, i Consigli Comunali e i funzionari dei Comuni di Andria e di Barletta e naturalmente della Prefettura, gli organi tecnici interessati dello Stato e dei Comuni, i rappresentanti politici che hanno seguito l’iter avendo a cuore questa grande sfida che vi assicuro ha comportato e comporterà ancora un complesso e defaticante lavoro a livello territoriale e centrale, che ha anche incontrato difficoltà normative e amministrative che sono state ad oggi superate.
Vorrei inoltre cogliere l’occasione per ringraziare le Comunità che mi hanno accolto con l’ospitalità e la generosità che le caratterizzano, e i Sindaci, le Amministrazioni comunali, la società civile sempre molto partecipi ai momenti più significativi che hanno interessato la vita dei territori.

Tra i momenti toccanti il mio pensiero va all’incidente ferroviario occorso in Andria il 12 luglio dello scorso anno 2016, al commosso ricordo delle vittime e al dolore delle famiglie duramente colpite negli affetti più cari
.
Un anno prima la tragedia della morte della bracciante agricola di San Giorgio Ionico e la successiva efficace attività investigativa delle forze di polizia coordinata dalla Magistratura inquirente, cui è seguito anche un puntuale intervento legislativo per il contrasto del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Infine il mio grazie sentito va, unitamente alle rappresentanze elettive del territorio, alle Forze di Polizia che ho avuto l’onore di coordinare, alla Magistratura, ai Vigili del Fuoco, alle autorità militari, alle Pubbliche amministrazioni, al mondo della Chiesa e del volontariato, alle varie espressioni della società civile con cui si sono consolidate importanti sinergie utili per rafforzare la coesione sociale .
Grazie alle forze sane del territorio abbiamo lavorato insieme per l’accrescimento della cultura della legalità che potrà dare rinnovata energia e vitalità al territorio, ho dedicato per questo molta attenzione alle scuole, tenendo in mente la frase del Giudice Caponnetto ”La mafia teme più la scuola che la giustizia”.

A tutti i cittadini di questa provincia il più caloroso e affettuoso saluto, con sentimenti di considerazione e stima.

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