Le notizie non sono ufficiali, ma troverebbero conferma negli ambienti carcerari tanto da provocare l’immediato intervento del Coordinamento sindacale penitenziario che ha chiesto chiarimenti alla direzione amministrativa. Secondo il Co.s.p., sarebbe imminente la chiusura definitiva del carcere femminile di Trani, antica struttura di Piazza Plebiscito che fu prima un monastero dei Benedettini, successivamente dei Domenicani e che dal 1860 fu adibita a carcere. La soppressione del complesso detentivo, di cui non si conoscono tempi e modalità di attuazione, comporterebbe il conseguente trasferimento di una trentina di detenute e di 50 unità lavorative fra agenti di polizia penitenziaria e altre figure professionali del comparto. Il Coordinamento sindacale penitenziario lamenta la mancanza di comunicazioni ufficiali oltre alla mancata convocazione delle organizzazioni sindacali in relazione alle modalità di trasferimento delle recluse e del personale. Operazione che dovrebbe avvenire in una sezione distaccata del carcere maschile di Trani. Nel penitenziario tranese sono ancora in corso i lavori di ristrutturazione della ex caserma Genchi dove dovrebbe essere trasferita la sezione femminile. “Il personale – sottolinea il segretario nazionale generale del Co.s.p. Domenico Mastrulli – allo stato attuale non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito alle procedure di trasferimento e alle modalità di dismissione della sezione femminile nell’ex convento. Una soluzione, che seppure auspicata in tutti questi anni dal nostro sindacato, preoccupa il personale che potrebbe vedersi catapultato in altre sedi”. La sezione femminile di Trani ha una capienza complessiva di 42 posti.
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