Attraversa l’intero centro storico il progetto di Rigenerazione Urbana di Corato, per ridargli il ruolo di centro attivo nella vita della città e nel territorio: concludendo un processo partecipativo iniziato a luglio scorso con il coinvolgimento pubblico attraverso incontri partecipativi, la Giunta Comunale di Corato ha approvato gli atti e presentato alla Regione Puglia la proposta di Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) in risposta al Bando per la Rigenerazione Urbana Sostenibile, per il quale è previsto per Corato un finanziamento di origine comunitaria pari a 3,5 milioni di euro.
L’ambito territoriale candidato, individuato attraverso un percorso partecipato pubblico che ha coinvolto cittadini, istituzioni e stakeholder pubblici e privati, interessa una porzione importante del nucleo antico della città, esteso circa 7 ettari, oggi si scarsamente popolato e con una presenza molto bassa di popolazione residente giovane al suo interno.
Si è voluta cogliere questa opportunità in continuità con le diverse pianificazioni che negli ultimi anni hanno posto l’attenzione su tale area: dal Piano di recupero del 2007, al PIRP e al PIRU (adottato), con l’intento di stimolare un processo di rigenerazione efficace che riporti i cittadini a ridonare la vita al proprio centro storico.
In tale ottica si pone la scelta di riportare i servizi pubblici, di completare il ripristino delle reti pubbliche puntando sulle energie rinnovabili, rendendo il nucleo antico più Smart, attrezzato per una mobilità sostenibile e, al contempo, offrire nuove opportunità ai giovani e non, realizzando spazi laboratoriali per nuove opportunità di lavoro e di svago, di studio e di socializzazione (edificio ex liceo Oriani), come indicato nelle molte manifestazioni d’interesse pervenute.
Proprio l’articolazione e la pluralità di servizi e attività che si possono collocare nell’antico convento, già oggetto di una concreta proposta del Forum dei Giovani, possono trasformare questo luogo in un centro che connetta tutti i cittadini di Corato, dal centro alla periferia, ed assumere al contempo un ruolo di centro di relazione anche con altri attori di paesi limitrofi, in un’ottica di contaminazione.
L’idea è quella di ridare al centro storico il ruolo di centro attivo nella vita della città e nel territorio, facendolo diventare luogo di lavoro, di studio, di approfondimento, e di residenza per tutti, ma soprattutto per i giovani; trasformarlo in un luogo dove si crei una qualità urbana del vivere a dimensione di un cittadino 2.0, che può rinunciare all’automobile, che può essere sempre connesso, che viva in una dimensione contemporanea pur godendo dei valori storici ed artistici della sua città, ne recuperi la memoria storica e l’antico valore del “rapporto di vicinato”.
“Non poteva che essere quindi il nucleo antico, l’ambito territoriale da candidare per la strategia di rigenerazione urban – spiega il Sindaco, Massimo Mazzilli – perché la città necessita di ripensare e di rivivere il proprio centro storico: non solo luogo di svago ma vero centro propulsore di idee e di energie, di storia e di arte. L’aspirazione è quella di ridare a tale area il ruolo di centro attivo nella vita della città e nel territorio, facendolo diventare luogo di lavoro, di studio, di approfondimenti culturali, di nuove opportunità, all’interno di uno spazio dove si possa raggiungere un alto livello della qualità della vita in termini di sostenibilità ambientale. In tal modo si possono creare i presupposti perchè possa diventare un luogo ideale dove abitare, per tutti, ma soprattutto per i giovani. In particolare si mira ai giovani talenti, che oggi stentano a imporsi nel mercato del lavoro di Corato, perchè hanno difficoltà ad emergere, giovaniche hanno bisognodi spazi ad alta tecnologia per esprimere creatività e spirito imprenditoriale, con bassi investimenti iniziali”.
Per concretizzare questa Vision, la strategia si è posta chiari obiettivi, nel rispetto di quelli indicati nel Bando, e che mirano alla riduzione dei consumi energetici negli edifici e all’aumento della mobilità sostenibile, alla tutela e valorizzazione della biodiversità e delle infrastrutture verdi, alla riduzione del rischio idrogeologico ed alla valorizzazione del patrimonio naturale, alla diffusione della legalità attraverso interventi di recupero di vecchi immobili funzionali alla riduzione del disagio sociale.
Tali obiettivi, inquadrati nella SISUS in maniera da risultare complementari tra loro, sono raggiungibili attraverso le seguenti tipologie di intervento:
– Sviluppo delle attività economiche all’interno del nucleo storico, creando integrazione tra i vari aspetti tecnici e socio-economici: insieme con la presenza degli abitanti, le deroghe urbanistiche in vigore e gli incentivi economici già messi in atto dall’Amministrazione, che oggi non hanno sortito l’effetto voluto, potranno costituire un importate volano per lo sviluppo delle attività commerciali nel nucleo antico, e favorire l’interscambio tra questo e l’anello del corso, centro della vita economica del paese.
– Sviluppo di nuovi servizi per la collettività: spostamento di alcuni Uffici Comunali in piazza Sedile e collocazione dell’ufficio Informagiovani, con l’Info Point del Gal, in prossimità di piazza Di Vagno, in modo da stimolare la crescita di nuovi servizi anche all’interno del nucleo storico. Recupero dell’ex Liceo Classico “Oriani” a spazio adeguato per ospitare il potenziale giovanile in una realtà strutturata più che come un incubatore, come un acceleratore di impresa innovativa, in aderenza ad esempio al progetto MADE.in del “Forum dei Giovani”, che prevede di inserire all’interno dell’ex liceo “Oriani” spazi attrezzati per co-workinge laboratori digitali, che consentano ai giovani di avviare attività innovative e sperimentali con costi contenuti. Altre manifestazioni di interesse di privati, di associazioni e della scuola Cifarelli-Santarella esprimono la volontà di gestire laboratori dedicati allo studio pomeridiano di approfondimento e spazi per manifestazioni culturali.
– Diffusione di un nuovo senso di sicurezza percepita: un dato che ha molto colpito in fase di partecipazione è la manifestazione dei cittadini di una alta percezione di insicurezza, durante il giorno. L’abbandono, il degrado, il vuoto di molti spazi del nucleo antico, insieme ad una crescente sottesa diffusione di microcriminalità tra i giovanissimi, accentuano tale percezione. Si intende dunque mirare a ricostruire una cultura della sicurezza intesa come un bene sociale che si deve contribuire a creare, non solo attraverso l’intensificazione del controllo (telecamere), ma soprattutto attraverso la rigenerazione della idea di nuova “comunità di sviluppo” che forma coesione sociale.
– Sviluppo di una mobilità dolce e “intelligente”: la valorizzazione in senso sostenibile dei percorsi del nucleo storico, naturalmente vocati alla ciclo-pedonalità, è uno degli obiettivi centrali della SISUS, insieme con una oculata programmazione della viabilità carrabile nell’area e lungo il corso cittadino, destinate a diventare Zone30 (con circolazione consentita a max 30km/h) e zone a ZTL (ore serali e giorni festivi), quest’ultima già attuata nel nucleo storico. Conseguentemente, l’attenzione è stata rivolta al reperimento di aree a parcheggio, da destinare agli avventori e ai residenti: in particolare, l’eliminazione della pista ciclabile sul corso consente di reperire parcheggi aggiuntivi da destinarsi ai residenti, integrando quelli esistenti sul corso e sulle due grandi aree, a ridosso, di piazza Indipendenza e piazza Corsica. Scelte strategiche sul tema della mobilità dolce non possono prescindere dal considerare il funzionamento dei mezzi pubblici, il cui servizio è percepito dai cittadini assolutamente insufficiente e hanno portato a rivedere tutto il sistema dei servizi offerti e previsti nell’ambito della redazione, ad oggi in itinere, del Piano Urbano del Traffico della Città.
– Riqualificazione del centro storico nei termini di nuova smart city: la predisposizione di wifi libero negli spazi pubblici, di postazioni per ricarica elettrica di cellulari e biciclette a pedalata assistita (già in essere nel progetto di piazza Di Vagno i cui lavori sono in corso), insieme alle strategie sulla mobilità e la sostenibilità ambientale, esprimono l’obiettivo di ripensare ad una parte della Città in termini nuovi, per garantire ai residenti standard adeguati e spazi di alta qualità, richiamare giovani residenti ed operatori.
– Migliorare la qualità del paesaggio urbano storico: la rivitalizzazione nei termini suddetti del quartiere sarà la più autentica arma contro i fenomeni di degrado e inciviltà, poichè attivata da politiche e strategie condivise e integrate. La SISUS mira a creare un sistema di spazi urbani all’interno del nucleo antico, in relazione fra loro, ma con vocazioni diverse: dalle piccole piazzette storiche, spazi “intimi” dove ricostruire e rivivere gli antichi “rapporti di vicinato”, ai grandi slarghi dei vuoti urbani, centri attrattori di connessione con l’anello esterno del corso, fino al corso stesso, tracciato storico, e a Piazza Vittorio Emanuele ripensata in termini di sostenibilità e di valorizzazione della biodiversità e delle infrastrutture verdi.
– Riqualificazione del tracciato storico del corso, in termini di sostenibilità ambientale: il corso cittadino è un elemento forte nella identità urbana della città; la sua forma anulare in posizione baricentrica, lo rende il punto di confluenza delle più importanti arterie stradali, luogo delle manifestazioni religiose e laiche, centro economico e poilitico, o semplicemente luogo della passeggiata serale. In continuità con le strategie sottese agli interventi previsti nel PIRU ed in parte eseguiti, di riqualificazione del tratto che unisce due poli importanti lungo il tracciato (passeggiatoi di corso Mazzini), la SISUS mira a completare la riqualificazione del corso, in termini di sostenibilità ambientale, con interventi di sistemazione delle aree verdi, pedonalizzazione di tratti carrabili, recupero acque per uso irriguo, adozione di zona30 e ZTL.
“E’ stato un percorso articolato, portato avanti con impegno – conclude il Sindaco – e che ha coinvolto davvero l’intera città e l’intera macchina comunale. Ed è per questo che intendo ringraziare gli Amministratori comunali e tutti gli Uffici, con i rispettivi responsabili, che hanno collaborato a questo progetto, ed in particolare il Settore Urbanistica per aver coordinato e curato le varie fasi per la presentazione di questo importante lavoro”.
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