Domenica 15 ottobre 2017, nell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, sarà celebrata la Giornata diocesana del quotidiano cattolico Avvenire. “Si tratta – spiega il diac. Riccardo Losappio, direttore dell’Ufficio diocesano cultura e comunicazioni sociali – di un appuntamento annuale di attenzione e sensibilizzazione verso questo strumento dalla valenza informativa e formativa, l’unico nel panorama dei quotidiani che legge la storia secondo i principi della dottrina sociale della chiesa e i fondamenti etici di ispirazione cristiana”. L’edizione del giorno conterrà una pagina tutta dedicata alla vita diocesana. Tra gli articoli, quello di Mons. Giuseppe Pavone, Amministratore Diocesano, che di seguito viene proposto.
In ricordo di mons. Giovan Battista Pichierri
Ventisei luglio 2017, festa dei Santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria. Nel mentre viaggio verso la città di Trani per recarmi in ufficio, sono raggiunto da una telefonata agghiacciante: “Don Peppino, è morto l’arcivescovo!”.
Dapprima ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto. Presto però ho dovuto fare i conti con la veridicità della notizia.
Raggiunto l’episcopio, mi sono precipitato nella camera da letto dell’arcivescovo. Al vederlo sono rimasto attonito, la mia umanità si ribellava a una scomparsa così improvvisa. Ho dovuto richiamare alla mente tutte le forze che sostengono la mia fede perché mi aiutassero a pensare che i progetti di Dio sono imperscrutabili, e anche se possono sembrare incomprensibili sono sempre pensati e attuati per il bene dell’uomo.
L’arcivescovo Giovan Battista è stato chiamato dal Signore a festeggiare il suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale in cielo: si apprestava a condividere la gioia di questo evento con tutti i suoi figli da Pastore di questa comunità terrena, ora lo celebra in pienezza nella dimensione nuova del Pastore per eccellenza.
A noi resta il ricordo di un Pastore semplice, dolce, mite, sapiente, instancabile nella carità pastorale, generoso nella comprensione verso tutti, discreto nei rapporti personali, capace di soffrire senza mai farlo notare.
Si è fatto promotore della realizzazione in tutte le città della diocesi di un “segno concreto di carità”. Il suo ultimo gesto in tale direzione è stato la creazione a Trani di un “dormitorio per i senza fissa dimora” per cui sono stati investiti, oltre al contributo CEI, anche i doni che sacerdoti e popolo di Dio avevano indirizzato a lui in occasione del suo 25° anniversario di episcopato. L’opera, inaugurata il 30 agosto u.s., è stata a lui dedicata.
Va menzionato poi l’impegno profuso per dare alla chiesa diocesana dei testimoni di santità, figli della nostra Chiesa particolare: i venerabili mons. Raffaele Dimiccoli e don Pasquale Uva, e i servi di Dio Luisa Piccarreta, p. Giuseppe Maria Leone, sr. Chiara Damato e don Ruggiero Caputo.
Infine, non si può tacere su l’ultimo lavoro episcopale, perseguito con tenacia per moltissimi anni: “Il Sinodo Diocesano”, l’eredità più preziosa che egli ci abbia consegnato, per una Chiesa viva, aperta, in uscita, nella piena corresponsabilità di tutti i battezzati, una “Chiesa mistero di comunione e di missione”.
A Mons. Giovan Battista, che ora gode della gloria dei Santi, esprimo a nome di tutta la Chiesa la riconoscenza per i benefici che ha offerto a tutti.
Nello stesso tempo, allo Spirito Santo eleviamo la preghiera affinché ci invii quanto prima, attraverso la scelta illuminata di Papa Francesco, il nuovo pastore che guidi la nostra Chiesa verso la pienezza del Regno.
Mons. Giuseppe Pavone
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