Il ciclo mestruale può rappresentare un grosso problema per una larga fetta della popolazione femminile. Le statistiche rivelano infatti che tra il 60% ed il 90% delle donne accusa dolori mestruali, mentre il 30% soffre di dismenorrea: ovvero quando questi dolori si fanno molto acuti e difficili da tollerare. Essendo la dismenorrea una vera e propria condizione invalidante, non sono poche le attenzioni che devono essere dedicate a questo problema. Per questa ragione, oggi vedremo di approfondire tutto ciò che c’è da sapere sulla dismenorrea, e sulla proposta di legge del congedo mestruale.
Dolori mestruali e dismenorrea: un approfondimento sul problema
Non sono poche le donne che soffrono di dolori nei primi giorni di ciclo: circa il 60% della popolazione femminile. Ma i problemi salgono quando questi dolori si fanno molto più seri. La dismenorrea è una condizione ginecologica che riguarda tutte quelle donne il cui ciclo si manifesta in modo particolarmente violento. Quando una donna soffre di dismenorrea, i dolori mestruali sono duri da sopportare e invalidanti. I sintomi più comuni di questa condizione sono il mal di schiena, il senso di vomito, il nervosismo, la lombalgia e le tensioni mammarie. Questi problemi non di rado sono alla base dell’assenteismo dal lavoro delle donne che soffrono di dismenorrea: durante la fase del ciclo, infatti, in alcuni casi è impossibile condurre una vita normale. Va poi sottolineato che esistono due tipologie di dismenorrea: quella primaria, e quella secondaria. La prima è la forma “leggera” e non dipende da cause organiche. La seconda, invece, è una forma grave e potrebbe indicare la presenza di patologie come la stenosi o le infiammazioni pelviche: il consulto medico è sempre caldamente consigliato.
Congedo mestruale: la proposta di legge
Il problema della dismenorrea è talmente diffuso in Italia che lo Stato potrebbe approvare una misura legislativa ad hoc: il congedo mestruale. Si tratta, finora, di una proposta di legge ancora al vaglio della Camera: presentata da alcune deputate del PD, la suddetta avrà lo scopo di andare incontro alle donne che soffrono di dismenorrea. Essendo questa condizione invalidante, il congedo mestruale prevedrà un’assenza giustificata di 72 ore ogni mese: le donne che soffrono di dolori mestruali forti, potranno prendersi 3 giorni senza per questo intaccare le ferie o entrare in malattia. Questo, in sintesi, significa che il congedo mestruale non coinvolgerà lo stipendio dei tre giorni di permesso, che saranno dunque retribuiti. Ovviamente l’accesso a questo tipo di permesso si potrà ottenere solo presentando un regolare certificato medico, testimoniante la presenza di dismenorrea. Nel caso dovesse passare la suddetta proposta di legge, il congedo mestruale diventerebbe una apprezzatissima realtà in Italia: congedo che già esiste in alcuni paesi, come ad esempio il Giappone e l’Indonesia.
Monica Fabrizi
Send this to a friend