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Trani – Processo rating: pregiudizio su Italia

29 Settembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Processo rating: pregiudizio su Italia
Attualità
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Declassando di due gradini l’Italia (da A a BBB+),il 13 gennaio 2012, l’agenzia di rating S&P non manipolò il mercato e non lo fece neppure con i tre report negativi sulla manovra finanziaria e sul debito sovrano emessi da maggio a luglio 2011: ma “resta confermato il ‘sospetto’ che tutti gli interventi di S&P nei confronti dell’Italia” siano stati “connotati da sicuro pregiudizio verso l’Italia”.
Lo scrive il Tribunale di Trani nelle 315 pagine delle motivazioni della sentenza del 30 marzo scorso con la quale sono stati assolti quattro analisti – Yann Le Pallec, Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer – e l’ex presidente mondiale di Standard & Poor’s, Deven Sharma. Il processo – si legge nelle pagine delle motivazioni della sentenza – “ha fatto emergere” gli “intrecci tra azionisti, manager, analisti, dirigenti del Tesoro, banche di affari e agenzie di rating”, ma non ha “consentito di delinearne in maniera definitiva i confini proprio per la ‘reticenza’ manifestata da alcuni testi”.

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