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Polizia – Arrestati due pregiudicati andriesi per sequestro di persona

26 Settembre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
Polizia – Arrestati due pregiudicati andriesi per sequestro di persona
Cronaca
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Ieri mattina la Polizia di Stato, nell’ambito di un intervento condotto dai poliziotti dei Commissariati di P.S. di Andria e Barletta, ha arrestato due pregiudicati andriesi, Salvatore LORUSSO di anni 47 e Savino LEONE di anni 58, ritenuti responsabili di sequestro di persona, rapina ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
In particolare, personale del Commissariato di P.S. di Barletta ha ricevuto una richiesta di intervento, da parte di un uomo, il quale riferiva che mentre in compagnia di un suo anziano zio si trovava presso una stazione di servizio per rifornire l’auto, veniva raggiunto da un’autovettura Fiat Tempra SW con a bordo due persone, entrambe andriesi, da lui conosciute per Savino LEONE e tale “Salvatore”; quest’ultimo si avvicinava allo zio e, con minacce, lo costringeva a salire sulla Fiat Tempra per poi allontanarsi.
Poco dopo, i due andriesi raggiungevano nuovamente il richiedente presso la stazione di servizio intimandogli di salire a bordo della loro auto ma, al suo rifiuto, dopo avergli sottratto un borsello e le chiavi dell’auto, si allontanavano; in tale frangente l’uomo aveva notato suo zio, a bordo dell’auto dei malfattori, che appariva visibilmente spaventato.
Sulla scorta delle indicazioni fornite tempestivamente dai poliziotti di Barletta, gli agenti del Commissariato di Andria rintracciavano i due andriesi identificandoli per Savino LEONE e Salvatore LORUSSO; a bordo della loro vettura era presente anche l’anziana vittima. A seguito di perquisizione sono state rinvenute le chiavi dell’autovettura ed il borsello rubati poco prima, nella stazione di servizio, al richiedente.
I poliziotti hanno appurato che l’anziano aveva un debito di poche centinaia di euro nei confronti dei due andriesi che, al fine di recuperare il danaro, lo avevano sequestrato per costringere il nipote a saldare quanto dovuto.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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