Presentata in Fiera del Levante, stamane, con l’intervento dell’Assessore alla Protezione Civile, Antonio Nunziante, e del Dirigente della Sezione Protezione Civile, Ing. Lucia Di Lauro, l’esercitazione regionale di Protezione Civile chiamata SEISMIC BAT 2017 che si terrà il 6 e 7 ottobre 2017. L’esercitazione, che ha per oggetto il rischio sismico, riguarderà il territorio della provincia Barletta-Andria-Trani che verrà animato da numerose attività conseguenti alla simulazione del verificarsi di una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro a Stornara. La Sezione Protezione Civile ha organizzato questa esercitazione d’intesa con la Prefettura BAT, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, coinvolgendo i Vigili del Fuoco, il Mibact, gli enti di governo locale della Provincia BAT, cioè i comuni tra i quali Andria, i servizi essenziali, gli operatori sanitari del primo soccorso, gli ordini professionali e i volontari di protezione civile (saranno quasi 300).
Numerose attività formative e informative si susseguiranno in questo mese per garantire a tutti gli operatori e ai tecnici l’adeguata conoscenza delle competenze e delle azioni di loro competenza. Sull’esercitazione regionale Seismic 2017 Nunziante ha ricordato che “Non si deve pensare che la Puglia sia esente dal rischio sismico e vogliamo testare la preparazione e la capacità di reazione e azione in caso di terremoto, verificando i modelli di intervento e l’efficacia dei piani di emergenza dei Comuni“.
SEISMIC BAT 2017 è infatti l’occasione per il Sistema di protezione civile regionale di testare un modello di intervento sul territorio basato sulla cooperazione e la corretta suddivisione di ruoli e compiti, oltre che per dare la possibilità agli enti locali di verificare la validità dei propri piani di emergenza.
L’appello alla popolazione è di non allarmarsi se si vedranno mezzi e uomini del volontariato e degli enti tecnici in azione quel giorno all’opera in prove di evacuazione e nell’allestimento a Minervino Murge di un campo base di accoglienza, con l’arrivo della Colonna mobile regionale.
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