La questione rifiuti riaccende il clima già rovente di questi ultimi giorni d’estate. A surriscaldare gli animi le dichiarazioni discordanti del Comune di Andria e della ditta Sangalli che gestisce ormai da anni il servizio di raccolta rifiuti nella città federiciana.
Smentita, quindi, la dichiarazione del Sindaco Nicola Giorgino in risposta alle insinuazioni di esponenti del M5S sul tema rifiuti. Infatti nella conferenza stampa di ieri mattina, 30 agosto, il primo cittadino andriese affermava quanto segue: “Le cifre diffuse dal Movimento 5 Stelle sulla debitoria del Comune di Andria con la ditta Sangalli sul servizio di gestione dei rifiuti non corrispondono al vero, sono quasi la metà e riguardano 3 canoni mensili del 2017 ancora dovuti per circa 2,7 milioni e somme per circa 6 milioni, ed è un calcolo a spanne, per effetto di partite ancora da definire tra i canoni maturati e le somme a credito dell’Ente per effetto delle frazioni di raccolta differenziata per le quali è il Comune che deve ricevere delle somme. È cioè la così detta valorizzazione di partite di dare e avere tra ditta che gestisce il servizio e Comune di Andria che paga”.
In tarda serata, puntuale, arriva la replica della ditta Sangalli: “In merito alle recenti dichiarazioni del Sindaco Nicola Giorgino e dell’Assessore all’Ambiente Michele Lopetuso, l’Impresa Sangalli tiene a precisare che, al contrario di quanto riportato, il credito complessivo vantato a vario titolo dalla stessa nei confronti del Comune di Andria relativamente al contratto di raccolta e smaltimento dei rifiuti ad oggi ammonta inconfutabilmente ad oltre 10 milioni di euro”.
Nei prossimi giorni sicuramente la discussione si animerà con repliche e controrepliche atte solamente a confondere e ad infuocare la già travagliata estate andriese.
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