E’ stata una giornata in cui le persone che sono venute a trovarci hanno espresso il loro disappunto e soprattutto la loro delusione nei confronti dell’attuale Amministrazione. Una TARI alta con servizi inefficienti che i cittadini tranesi non sono più disposti a tollerare. Non vi è stato alcuno che è venuto a esprimere la sua soddisfazione per il servizio e l’importo della TARI. Su questo il sindaco e l’assessore Di Gregorio dovrebbero avviare una riflessione seria e rispettosa per i cittadini che hanno dato loro fiducia. Abbiamo mostrato le nostre idee che abbiamo sintetizzato in un volantino. 10 PASSI PER TRANI.
Dagli incentivi per l’utilizzo dell’isola ecologica alla composteria domestica e di quartiere, alla informazione capillare. Abbiamo coinvolto i comitati di quartieri con i quali inizieremo una azione sinergica per fronteggiare una emergenza che è invece diventata uno status quo. Dieci proposte che, secondo noi, possono essere concretizzate se spinte dalla motivazione del fare per la città.
Una iniziativa che parte dal basso e che intende coinvolgere la città: comitati, parrocchie ed esercizi commerciali. Con costi vicini allo zero. Noi intendiamo metterci il nostro impegno a sostegno di una causa che da anni continuiamo a sostenere.
Ci dispiace riscontrare la risposta nervosa del sindaco e dell’assessore all’Ambiente.
Riteniamo che la loro risposta “A prescindere dell’estensione del servizio porta a porta, l’Amministrazione evidenzia come, «in città siano già presenti, in tutti i quartieri, i necessari contenitori per separare i rifiuti e quindi per fare la raccolta differenziata” sia alquanto grave nei modi e nei contenuti. Riversare la responsabilità del fallimento sul tema rifiuti solo ed unicamente sui cittadini sia un atteggiamento irrispettoso; la politica però ci ha insegnato che molto difficilmente tende ad assumersi responsabilità. Per questo confermiamo che, allo stato attuale, sia presente un immobilismo . E di ciò ne sono consapevoli i cittadini, malgrado i tentativi deboli di difesa.
Ci auguriamo invece che tutto ciò possa servire per dare una spinta a quel processo di cambio di rotta sul tema dei rifiuti che da molto tempo la città attende. Lo stesso cambio di rotta auspicato negli anni addietro da chi ora si trova nelle stanze delle decisioni.
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