Dovevano allestirne la mostra e solo in questa circostanza i responsabili del comune di Barletta si sono resi conto della mancanza di parti della preziosa collezione Diviccaro-Doronzo donata al comune nel 1991.
Sette quadri, quattro oggetti di bronzo,monete e manufatti inargento e in bronzo, francobolli italiani ed esteri: sono queste le voci mancanti all’inventario della preziosa collezione “custodita” si fa per dire nel salone degli artificieri del Castello.
“Tuttavia dall’attestazione del 13 febbraio risultava tutto in ordine” ha commentato il sindaco Cascella, tranne il fatto che la firma sulla distinta di consegna non è di nessun funzionario comunale. La collezione riposta in scatoloni è stata quindi accantonata fino alle recenti operazioni di ricognizione che ne hanno messo in evidenza le mancanze.
Sulla vicenda – degna di Montalbano – indagano i carabinieri di Barletta, la Procura di Trani ed è stata creata anche una commissione interna di indagine nel Comune.
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