Il campo centrale del Circolo Tennis Barletta durante il challenger Atp L’annuncio dell’inversione di campo da parte della ITF (accogliendo la richiesta della Federazione di Taipei) è arrivato a fine febbraio, quando mancavano meno di due mesi all’appuntamento, ma Barletta e il Circolo Tennis “Hugo Simmen” non hanno avuto esitazioni nel candidarsi. E così fra poco più di tre settimane – il 22 e 23 aprile – la Città della Disfida sarà teatro dell’incontro tra Italia e Taipei, valido per i play-off per il World Group II di Fed Cup.
ALVISI: “BARLETTA E’ VOTATA ALLE SFIDE” – “A noi piacciono le sfide, per definizione e tradizione storica… A parte le battute, quando si è trattato di dover individuare una sede a fronte della rinuncia del fattore campo da parte di Taipei, una serie di considerazioni hanno giocato in favore di Barletta” – spiega Isidoro Alvisi, consigliere nazionale della FIT, originario proprio della città pugliese -. “Tenendo presente infatti che per giocare su terra rossa all’aperto, in quella data, nel nostro Paese ci si deve orientare su una località del Centro-Sud e che l’impianto secondo il regolamento ITF deve presentare determinati requisiti di capienza e caratteristiche, in questo caso avevamo già pronta e allestita un’arena, utilizzata per il Challenger Atp in calendario dall’8 al 16 aprile, per cui è venuto facile pensare alla proposta e giocarci fino in fondo le nostre carte. E’ doveroso da parte nostra ringraziare il presidente Angelo Binaghi e gli altri componenti del Consiglio Federale per aver scelto questa sede, dimostrando ancora una volta grande considerazione per questo territorio”.
“STRUTTURA E SQUADRA COLLAUDATA PER EVENTI INTERNAZIONALI” – Da qualche settimana fervono dunque i preparativi per accogliere nel migliore dei modi la nazionale femminile e le avversarie cinesi, come è stato anche illustrato nel corso della conferenza stampa svoltasi venerdì 24. “E’ motivo di grande orgoglio per noi poter organizzare un incontro di Fed Cup, non è semplice che un evento di tale portata approdi in una realtà di provincia” – sottolinea Alvisi – “anche se Barletta è un centro importante sia dal punto di vista storico-culturale che economico, con un circolo tennis all’avanguardia da anni e punto di riferimento in ambito regionale. Non a caso, ha ospitato nel 1969 l match di Coppa Davis fra Italia e Austria, vinto 5-0 da Nicola Pietrangeli e compagni, poi in seguito numerosi tornei internazionali giovanili. E dal 1997 organizza un challenger ATP tra i più apprezzati nella sua categoria. Questo per dire che esiste una struttura e una squadra di persone ormai collaudata per manifestazioni di rilievo. E poi la nostra regione ha un legame speciale con la Fed Cup, che l’Italia ha conquistato per quattro volte nel recente passato, con metà della formazione targata Puglia, ovvero Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Due anni fa le azzurre vennero a Brindisi in occasione dello spareggio con gli Stati Uniti di Serena Williams, che si risolse positivamente per la nostra squadra. E allora l’auspicio è che anche in questo caso il risultato possa arridere ai nostri colori, a maggior ragione considerando che si tratta di un incontro delicato, nel quale vincere equivale a rimanere tra le prime 16 nazioni di questa competizione, un posto che per la storia recente spetta di diritto alla nostra nazionale e dunque da difendere con le unghie e con i denti”.
“IL CALORE DEL PUBBLICO SPINTA IN PIU’ PER LE AZZURRE” – Per riuscirci ci sarà da fare i conti con le cinesi di Taipei. “Sappiamo che la più titolata è Su-Wei Hsieh, che vanta due trofei del circuito principale e un best ranking di tutto rispetto al numero 23, mentre in doppio è stata anche numero uno aggiudicandosi anche due titoli Slam, a Wimbledon 2013 e Roland Garros 2014. Qualche incognita in più c’è sulle altre tenniste asiatiche, in ogni caso un avversario pericoloso e di tutto rispetto per il nuovo corso della squadra azzurra, affidata a Tathiana Garbin, che conosce bene le ragazze per averle seguite in precedenza come tecnico federale e quindi farà le sue scelte con oculatezza. Per sostenere le nostre giovani, alcune delle quali alle prime esperienze in nazionale, sarà quindi fondamentale il pubblico pugliese e il suo tifo: siamo certi che l’Italia sarà accolta da calore e affetto. Da parte nostra ci siamo già attivati per coinvolgere le scuole tennis di tutta la regione e una serie di altre realtà: sarà una settimana di festa per tutti coloro che amano il tennis e lo sport in genere, anche grazie a un ricco programma di iniziative collaterali e alla gustosa novità rappresentata dal tennis femminile a Barletta”.
“UNA VETRINA ANCHE PER IL MARKETING TERRITORIALE” – Insomma, un coinvolgimento a 360 gradi anche per sfruttare appieno un evento di tale portata pure sul piano del marketing territoriale. “Negli ultimi anni a livello turistico la Puglia ha guadagnato fette di mercato significative e Barletta, nota a tutti come la Città della Disfida, gode di una forte attrattiva trattandosi di una terra accogliente e ricca di valori storici, culturali e architettonici. Ecco perché siamo convinti che una vetrina internazionale come quella che offre questa manifestazione possa essere l’occasione giusta pure per promuovere ulteriormente il nostro territorio, su vari fronti, non ultimo sotto l’aspetto economico, verso il mercato orientale. Il nostro polo calzaturiero ha vissuto la concorrenza asiatica, però al giorno d’oggi il poter allacciare delle relazioni presenta sempre aspetti positivi”.
“EFFETTO PROMOZIONALE SUI GIOVANI: DUE SETTIMANE DA VIVERE INTENSAMENTE” – Di sicuro eventi come la Fed Cup hanno un impatto emotivo forte in primis sulle giovani generazioni, per avvicinare al tennis o rafforzare una passione già nata. E chissà che fra le tante ragazzine pugliesi che seguiranno Italia-Taipei non ci sia qualcuna in grado fra qualche anno di vestire di nuovo la maglia della nazionale. “L’organizzare grandi manifestazioni non è un qualcosa di fine a se stesso, ma proprio per promuovere il tennis e lo sport non solo tra gli appassionati. E il poter venire a contatto con atleti affermati è un esempio concreto di quale sia la strada giusta da seguire per diventare buoni giocatori e giocatrici. La Puglia per tradizione ha sempre costituito un serbatoio importante per il settore tecnico. Dal mio osservatorio, conoscendo il modo in cui stanno lavorando i circoli, credo che all’orizzonte ci siano i presupposti per vedere in futuro tenniste pugliesi di livello assoluto, però nomi adesso è meglio non farne, il rischio è solo quello di creare inutile aspettative. Però penso che il caso di Andrea Pellegrino non resterà isolato. Intanto siamo pronti a goderci due settimane di sport di grande livello, con il Challenger Atp e poi la Fed Cup: senza voler peccare di presunzione” – conclude Alvisi – “possiamo affermare che a Pasqua quest’anno la capitale del tennis sarà Barletta”.
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