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Andria – Petizione centrosinistra contro aumenti Imu e Tasi: 700 firme in 3 ore

13 Marzo, 2017 | scritto da Redazione
Andria – Petizione centrosinistra contro aumenti Imu e Tasi: 700 firme in 3 ore
Attualità
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“I primi firmatari, la mattina di domenica 12 marzo, sono arrivati mentre ancora montavamo il gazebo”, spiegano i referenti delle forze politiche andriesi promotrici della petizione per annullare gli aumenti dell’IMU e della TASI, voluti dall’amministrazione Giorgino negli ultimi 2 anni. “I ritmi di raccolta firme sono poi stati alti per tutta la mattinata in cui siamo rimasti con il nostro banchetto a disposizione della cittadinanza. Fra le 10 e le 13, circa 700 le firme raccolte, e tanti incoraggiamenti ad andare avanti da parte della gente, segno che la mobilitazione che abbiamo scelto di mettere in campo ha risposto a un’esigenza realmente sentita dai cittadini”.
Attualmente le aliquote utilizzate dal Comune di Andria per calcolare gli importi da far pagare agli andriesi ammontano al 2 per mille per la TASI e all’8,60 per mille relativamente all’IMU. Il problema è che questi sarebbero importi illegittimi considerato che, in una recente lettera, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha spiegato che le aliquote non dovrebbero superare rispettivamente l’1 per mille e il 7,60 per mille. Il problema era già noto da tempo se si considera che le opposizioni, un anno fa, esattamente il 16 febbraio 2016, avevano chiesto l’annullamento in autotutela delle delibere relative agli aumenti IMU e TASI.

“Avevamo chiesto l’annullamento in autotutela perché se la notizia dell’illegittimità delle aliquote attuali dovesse essere confermata, il Comune si troverebbe a dover risarcire gli andriesi, probabilmente con l’aggiunta di ammende, continua la nota delle opposizioni. Questo porterebbe la città ad un dissesto finanziario senza precedenti. Il nostro provvedimento è rimasto inascoltato per più di un anno, così abbiamo deciso di renderlo pubblico coinvolgendo i cittadini in questa battaglia. Abbiamo ritenuto che la maggioranza potesse ignorare noi consiglieri, ma non la volontà – certificata dalle firme – di migliaia di andriesi.
“A questo proposito, prosegue il comunicato, ci auguriamo che la risposta dell’amministrazione non rimanga quella goffa e scomposta apparsa sui giornali dopo il nostro banchetto e affidata a un esponente della maggioranza. Evidentemente c’è del nervosismo a Palazzo di Città, considerati gli insulti che ci si rivolgono per tutto l’articolo. Patetici, populisti, demagoghi, in cerca di visibilità, una farsa, gli appellativi rivolti a noi ed, evidentemente, anche a tutti gli andriesi che hanno deciso di firmare perché stanchi di versare al Comune soldi non dovuti.
Passare all’insulto quando non si hanno argomentazioni di merito è una vecchia tecnica, ed essendo in politica possiamo comprenderla, anche se non giustificarla conclude la nota. Speriamo però che al resto degli andriesi che non sono in politica e che pagano da due anni tasse in più, dopo gli insulti, vengano date risposte vere. Del resto ci chiediamo, per evitare tutto ciò, bastava prendere in considerazione la nostra proposta di annullamento di un anno fa: perché non è stato fatto?”.

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