Le primarie del Pd si terranno il 30 aprile. La data è stata votata all’unanimità, a quanto si apprende, in commissione-congresso. La direzione del Pd ha approvato il regolamento congressuale. Hanno votato sì in 104, 3 i voti contrari e 2 gli astenuti. Dopo le primarie, il nuovo segretario sarà proclamato dall’assemblea nazionale che, si apprende, sarà il 7 maggio.
A sfidarsi saranno in tre: Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando.
“Io non mollo. Se si va avanti a forzature, ricorreremo alle carte bollate: gli pianto un casino…”, Sono le parole del governatore pugliese, Michele Emiliano.
“Nel momento in cui, dopo dicembre, il sistema maggioritario è venuto meno, è sempre più difficile che il segretario del partito di maggioranza relativa sia anche il premier”. Lo ha detto il ministro Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd. “Per i limiti che mi riconosco, non sarei in grado di fare le due cose contemporaneamente e penso sia giusto pensare ad altre figure in grado di guidare il governo ma anche tenere insieme la coalizione”.
“Con Orlando segretario si potrebbe riaprire il dialogo, sarebbe sicuramente un grosso passo avanti”. Lo ha detto Massimo D’Alema ospite a Brescia della Fondazione ItalianiEuropei. “Ad Orlando rimprovero comunque di aver condiviso anche scelte sbagliate con Renzi, ma si muove con l’intento di ricomporre l’unità del centro sinistra e credo sia la cosa importante”.
“Chi vuole cambiare il Paese, è il messaggio di Renzi, discuta su popoli e populisti”.
Candidature entro 6 marzo, 2 euro per le primarie – Il regolamento, approvato dalla commissione congresso, ha fissato il timing per la sfida congressuale. La presentazione delle candidature a segretario entro le ore 18 del 6 marzo; le riunioni di circolo per presentare le candidature dal 20 marzo al 2 aprile; le convenzioni provinciali il 5 aprile. La Convezione nazionale si svolgerà il 9 aprile per chiudere con le primarie il 30 aprile dalle ore 8 alle 20. Per partecipazione alle primarie l’elettore si dovrà dichiarare elettore del Pd al momento del voto e pagherà 2 euro ai gazebo.
Gianni Cuperlo ha confermato la sua contrarietà a questo calendario.
Francesco Boccia ha chiesto senza successo che i termini per l’iscrizione al partito – necessaria per votare nei circoli – venissero allungati rispetto al 28 febbraio previsto dalla proposta della commissione. Proposta che alla fine è passata con soli tre voti contrari.
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