La storia ci insegna a partire dai luoghi quelli che la storia stessa ha visto realmente ma che purtroppo son lontani e dimenticati.
Esempio lampante l’epitaffio della Disfida di Barletta, venne costruito nel 1583 da Ferrante Caracciolo proprio nel campo dove si svolse la Disfida, l’agro di Trani al tempo territorio neutrale-
Doveva servire a ricordare ma purtroppo versa costantemente nel dimenticatoio. Anche in queste giornate di approfondimenti e celebrazioni l’epitaffio, monumento nazionale, non viene minimamente considerato. Da otto anni lanciamo quest’appello perché la Disfida di Barletta è parte integrante della nostra storia, recarci al monumento per rendergli giustizia liberandolo dalla parietaria e portando dei fiori credo sia doveroso. Ritengo sia un momento per ricordare e riappropriarci delle nostre radici culturali e cercare insieme, come per certi versi sosteneva Bovio, di risorgere, mediante un senso d’identità ampio senza sterili campanilismi. Ringrazio tutti coloro che han deciso di raccogliere l’invito #siamosolocustodi
Andrea Moselli – Guida turistica di Trani
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Caro Andrea Moselli, sono un ricercatore storico e lavoro per un Ente dello Stato a Roma, nonche’ uno scrittore. Non posso che concordare con quanto da lei scritto. Ho avuto la ventura di visitare questo pomeriggio il Monumento della celeberrima Disfida e aldila della retorica merita davvero di essere conosciuto e valorizzato. Certamente sarebbe necessaria una migliore sistemazione tenuta della strada di accesso. Magari qualche panello esplicativo con la storia della Disfida e i nomi dei 13 Cavalieri Italiani.
Per qualsiasi iniziativa volta alla divulgazione nonmabhi are more a contattarmi al seguente indirizzo email.
giancarlo.pavat@gmail.com
Buona giornata.
Giancarlo Pavat