“Descrivere una realtà profonda ma per tutti”. È questa l’idea comune di Paolo Rodari e Antonella Lumini ospiti della rassegna letteraria “Scrittori nel tempo” e che a Trani hanno presentato il libro “La custode del silenzio“ (Einaudi). Di qui la scelta di raccontare una storia personale insieme a esperienze profonde di preghiera, di far parlare il silenzio che esiste anche nel rumore assordante delle città. Nella chiesa di San Francesco, il curatore della rassegna, Vito Santoro e don Saverio Pellegrino hanno incontrato il vaticanista di «Repubblica» Paolo Rodari e la scrittrice Antonella Lumini. Un libro diverso scritto e meditato per tre anni ha detto Rodari, perchè non è facile far comprendere a tutti una realtà personale. “Di certe cose bisogna non dire, bisogna far parlare il silenzio ed è proprio durante il silenzio che io scrivo”.
Antonella Limini racconta che a 28 anni dopo una crisi esistenziale ha sentito il richiamo del silenzio. “Cercavo le radici e il divino e per alcuni anni ho vissuto una vita contemplativa. Poi un giorno ho sentito un prete parlare e ho capito che era la voce del silenzio e che essere sola in contemplazione mi faceva sentire dentro. Ma quando incontriamo il silenzio è come percepire una distanza, un disagio. Siamo sempre connessi alla vita profonda e ci serve il silenzio per colmare la distanza procurata dal disordine”.
Antonella Limini vive nel centro di Firenze e quando ha bisogno urgente di un po’ d’aria, può andare a passeggiare nel giardino di Boboli e incontrare il silenzio.
Il prossimo appuntamento con “Scrittori nel tempo” è fissato per sabato 21 gennaio presso la Libreria Luna di sabbia. Mario Desiati presenta il suo nuovo romanzo “Candore”, un viaggio ironico ed avventuroso nel mondo della pornografia, un romanzo su desiderio e trasgressione, ma soprattutto il racconto di chi, almeno per un giorno ha desiderato essere estremo, perverso, senza avere la forza di andare fino in fondo.
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