Ha sfidato la neve, alta oltre un metro, e il gelo e ha percorso i 12 km che la separavano dall’ ospedale dove lavora come ostetrica a bordo di un trattore, guidato dal marito: è la storia di Rosa Maiullari, raccontata sul sito web acquavivapartecipa.it. L’ostetrica è di Santeramo in Colle e lavora nell’ospedale ‘Miulli’ di Acquaviva delle Fonti. La zona, come gran parte di tutta la Puglia, è sommersa da una insolita coltre di neve che ha isolato numerosi Comuni, rendendo impraticabili le strade. Rosa Maiullari, sfidando le temperature polari, non si è persa d’animo e si è fatta accompagnare dal marito, proprietario di un’azienda agricola a bordo di un trattore. “Le partorienti – ha detto la donna al marito – hanno bisogno di me”. E così ha raggiunto l’ospedale. Sulla pagina Facebook ‘Ostetriche Miulli’ le sue colleghe scrivono di lei, raccontando che è una donna piena di risorse, che è riuscita a vincere neve e ghiaccio.
Sull’episodio è intervenuta anche la Federazione italiana medici di famiglia della Puglia (Fimmg)
Un medico ha soccorso un bambino con fibrosi cistica nelle campagne di Santeramo in Colle (Bari) grazie all’aiuto “provvidenziale” di un contadino che con il suo trattore è riuscito a rendere percorribile il tratto di strada, consentendo al soccorritore di raggiungere il piccolo paziente. Un altro medico ha soccorso un’anziana di 96 anni di Altamura (Bari) con una frattura del femore, senza che fosse disponibile alcuna ambulanza pubblica o privata a causa della neve che ha reso impraticabile gli spostamenti. Lo segnala la Federazione italiana medici di famiglia della Puglia (Fimmg) che parla dei “turni continuativi di 48-72 ore, senza che alcun dirigente distrettuale sia intervento o, peggio ancora, se ne sia reso conto” a cui sono stati sottoposti i medici del servizio di Guardia medica.
“Interventi – denuncia la Fimmg – effettuati camminando a piedi nella neve, talora in sostituzione del 118, impossibilitato a raggiungere i pazienti per l’inagibilità delle strade”.
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