In prossimità delle feste natalizie abbiamo intervistato Sandro e Giuseppe Di Bari, titolari della storica azienda di distribuzione carni To.di., per riconoscere un buon pezzo di carne fresca e per conservarla in modo corretto in questo periodo di grandi compere in modo da realizzare pranzi e cenoni deliziosi.
Cosa ci consigliate come secondi piatti per il pranzo di Natale?
Abbiamo pensato un classico piatto pugliese “U Cutturid” che esprime quanto di più antico e pastorale c’è nella tradizione dell’Alta Murgia .
Ingredienti:
Procedimento:
Come scegliere il taglio di carne?
La prima cosa a cui bisogna fare attenzione è il colore della carne, deve avere un bel colore luminoso e non essere livida. Se compri carne di manzo, assicurati che sia bella rossa e brillante. La carne di vitello deve essere rosa (più o meno pallido), la carne di agnello rosa vivo e brillante. Per i pezzi di carne con del grasso, anche quest’ultimo deve essere luminoso, che sia bianco o giallo. Se una carne è troppo secca si vede a occhio nudo, non acquistatela, una buona carne deve essere tenera.
Chi ci dice se quella bistecca con un bel colore rosso brillante non sia piena di conservanti, come possiamo riconoscere un buon pezzo di carne fresca?
È il macellaio che conosce la qualità della carne, quindi, tutto dipende nel riconoscere un buon macellaio, dal modo in cui lavora, dall’igiene ma soprattutto dalla passione che mette nel proprio lavoro. La carne, se è troppo magra e se è troppo pallida significa che gli animali che sono stati nutriti per accontentare la clientela che preferisce la carne rosa, quando la carne rosa, in natura, è sintomo di mancanza di ferro. E’ fondamentale che la carne deve avere delle venature di grasso.
Come bisogna conservare la carne una volta acquistata?
La carne si può conservare in frigorifero,senza sottovuoto per un paio di giorni mentre con il sottovuoto per un paio di settimane. Con il sottovuoto, rimuovendo l’aria si rallenta molto il lavoro dei batteri. Tuttavia il cibo fresco è sicuramente più salutare rispetto a un cibo conservato, ovviamente significa perdere un po’ più di tempo ma lo si fa per la propria salute.
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