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Bari – Task force per Xylella, Emiliano: “Contagio causato dall’Ue, cerchiamo soluzioni”

17 Novembre, 2015 | scritto da Luca Losito
Bari – Task force per Xylella, Emiliano: “Contagio causato dall’Ue, cerchiamo soluzioni”
Politica
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A margine della task force regionale contro la Xylella fastidiosa, batterio che porta al disseccamento degli ulivi, condotta da 45 esperti, a Bari, il presidente della Puglia, Michele Emiliano, ha accusato l’Europa del contagio: “Un’infezione, lo ripeto, che non è nata in Puglia. E’ stata importata dall’estero, a causa degli errori dell’Unione Europea nel predisporre gli embarghi delle piante ornamentali provenienti dal Sud America. C’è quindi un responsabile oggettivo di questi problemi, è l’Unione Europea. Ma adesso poco importa di chi è stata la colpa all’inizio, bisogna trovare una soluzione”.

Il governatore pugliese, poi, ha certificato la bontà della collaborazione col governo nella lotta alla Xylella: “La task force pugliese lavorerà in coordinamento con quella nazionale istituita dal ministro Martina. Grazie al governo per l’assistenza continua alla Puglia e soprattutto per i quattro milioni di euro stanziati proprio per consentire a chi ha delle idee di ricerca da sviluppare di poterlo fare in piena libertà e senza limiti. Oggi sarà una giornata di lavoro molto importante, speriamo si riesca a trovare una cura che non passi solo dall’eradicazione degli alberi”.

Inoltre, sarebbe possibile piantare sin da subito nuovi ulivi appartenenti a cultivar resistenti alla Xylella come il leccino, ma solo a scopi sperimentali e non produttivi. Notizia che il presidente ha accolto con entusiasmo: “Questa è una splendida notizia, che ci dà speranza. E ci dà una missione: sostituire alberi che stanno morendo con quelli che pianteremo e soprattutto con le specie resistenti. Probabilmente il ministro Martina ha avuto buone notizie sulla esistenza di alcuni cultivar resistenti alla malattia, forse il leccino sul quale si stava lavorando e questa buona notizia è di buon auspicio per cominciare il lavoro”.

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