Portiamo certamente impressa nella nostra mente e nel nostro cuore l’immagine di Papa Francesco che il 29 novembre dello scorso anno ha spalancato la Porta Santa della Cattedrale di Bangui nella Repubblica Centrafrica dando inizio all’Anno Giubilare della Misericordia. Papa Francesco volle partire dai poveri affinché per primi potessero fare esperienza della misericordia di Dio. E poi ricordiamo senz’altro l’immagine dell’apertura della Porta Santa di San Pietro in Vaticano attraversata, lo scorso 8 dicembre, da Papa Francesco insieme al Papa emerito Benedetto XVI indicandoci così che varcare la porta della misericordia significa riscoprire il senso della comunione nella chiesa, nelle famiglie e nella società. Ma non abbiamo di certo dimenticato anche il fiume immenso di sacerdoti, religiosi e fedeli laici che hanno partecipato, lo scorso 12 dicembre, alla celebrazione di inizio in diocesi del Giubileo della misericordia con l’apertura della Porta Santa della Chiesa Cattedrale.
E’ stato Papa Francesco a volere che si aprisse in ogni diocesi del mondo una Porta Santa in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Così infatti si legge nella bolla di indizione “Misericordiae Vultus”: “Nella festa dell’Immacolata Concezione avrò la gioia di aprire a Roma la Porta Santa. Sarà in questa occasione un Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. Nella domenica successiva stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Chiesa Cattedrale che è Chiesa madre per tutti i fedeli, si apra per tutto l’Anno Santo un uguale Porta della misericordia. Il giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la chiesa”.
Secondo quanto stabilito sempre da Papa Francesco che chiuderà il prossimo 20 novembre a San Pietro la Porta Santa, e ha invitato le chiese locali a vivere la medesima celebrazione la settimana precedente, il nostro Vescovo Mons. Luigi Mansi ha fissato per sabato 12 novembre la celebrazione di chiusura in diocesi dell’Anno Santo della Misericordia. Alle ore 18.30 la comunità diocesana, in tutte le sue componenti, si ritroverà presso la Chiesa Cattedrale di Andria per la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo. A seguire ci sarà la consegna del mandato alla chiesa diocesana presso Piazza Vittorio Emanuele II ad esprimere il desiderio che la chiesa locale sia, secondo gli orientamenti pastorali recentemente presentati dal nostro Vescovo, una “chiesa in uscita” sempre pronta a manifestare soprattutto ai fratelli più poveri e bisognosi l’infinita misericordia di Dio.
Chiudendo la Porta Santa il Vescovo affiderà così all’amore misericordioso di Dio la vita della chiesa e l’umanità intera con il sogno che gli anni a venire, in linea con quanto auspicato dal Santo Padre, “siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona, portando la bontà e la tenerezza di Dio”. Come ben sappiamo, prima ancora che Papa Francesco annunciasse per la Chiesa Universale, l’Anno Santo della Misericordia, aveva concesso alla nostra diocesi, con decreto della Penitenzieria Apostolica, l’Anno Giubilare della Sacra Spina che ha avuto inizio il 24 marzo 2015 e si è concluso lo scorso 3 aprile. Due anni giubilari che per buona parte sono coincisi, sono divenuti un grande evento di grazia in cui abbiamo sperimentato in maniera abbondante la misericordia di Dio. La celebrazione di sabato 12 novembre sarà pertanto propizia anche per ringraziare il Signore per i benefici ricevuti.
Domenica 20 novembre, l’Ensemble “Netium string orchestra” terrà alle ore 20.00 presso la Chiesa Cattedrale di Andria un Concerto con musiche di Bach, Mozart, Rachmaninov e Hasse.
don Gianni Massaro
Vicario Generale – diocesi di Andria
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