Ci apprestiamo al 2 novembre, giornata della commemorazione dei nostri defunti e l’associazione “Il Presidente Sandro Pertini” ritiene doveroso – ancora una volta – sollevare il velo sulla drammatica situazione di sovraffollameno e quindi di mancanza di loculi liberi nel CIMITERO che ha tramutato anzi trasfigurato un problema tecnico di ampliamento dell’area dove seppellire i nostri cari in un pesante problema economico oltre che ETICO. E‘ trascorso un anno dalla nostra protesta e come previsto la situazione si è aggravata in quanto ormai esiste un regime di monopolio che ha portato ad un aumento del prezzo d’acquisto dei loculi (si parla di euro 4mila) anche perchè il terreno per l’inumazione è quasi ESAURITO e quindi a breve si rischia che non potrà avvenire sepoltura neanche sotto la nuda terra ed automaticamente aumenterebbero ancor più i prezzi dei loculi non comunali.
Il combinato disposto di questi elementi fa diventare drammatica la situazione che rischia di DEGENERARE perchè rischiamo di dover portare i feretri in trasferta presso i cimiteri delle altre città con annesse scomodità anche per andare a visitare le tombe.
Come associazione non volendoci limitare alla semplice denuncia ma volendo fornire proposte per risolvere questo bubbone, ci siamo recati nei vari uffici comunali per comprendere se e come si stava operando. Ebbene le notizie da noi attinte sul mancato completamento a distanza di tanti anni delle procedure per la costruzione di loculi sono “un po’ confuse” con chi asserisce che ci sono problemi urbanistici, chi ritiene che i problemi sarebbero legati al Demanio marittimo. Ne consegue che si è in presenza di un progetto ingarbugliato perché probabilmente non incanalato dall’inizio in modo lineare in quanto sussistono nel piano Urbanistico Generale del 2009 delle difformità (che riteniamo lievi) nella consistenza dell’area oggetto di ampliamento rispetto a quella originaria del PRG del cimitero con le varianti condivise dallo stesso Comune e dalla Sovrintendenza che vanno a coinvolgere il Demanio Marittimo perché bisogna acquisire queste aree non di appartenenza cittadina oltre ad una piccola porzione di terreno privato che ad onor del vero non va ad incidere nell’ampliamento ma serve solo a migliorare la viabilità di accesso. Per sdemanializzare quanto sopra occorre eseguire una procedura d’acquisizione che invece qualche dipendente rammenta avvenuta da anni con una somma (da pagare, pagata?) intorno ai 38mila.
Rammentiamo che la gara di partenza della procedura di partenariato fra pubblico (Comune di Trani) e privato mediante il c.d. “project financing / finanza di progetto” presupponeva un investimento economico di 7 milioni di euro che a seguito di miglioramenti (aumento di ulteriori loculi sul previsto, nuove cappelle ecc.), nel 2012 è stato elevato a 28 milioni in sede di formulazione delle proposte da parte dei privati mentre resta immutato il costo ZERO per le finanze cittadine con vendita a prezzo covenzinato dei loculi a 2.500 euro, gli ossari a meno di 500, le cappelle private a 41.000 euro oltre a 60 loculi gratuiti. La logica porta a pensare che ogni problema ha una sua soluzione quando esiste la volontà politica, amministrativa ed anche umana e quindi come associazione riteniamo che per non perdere ulteriore tempo occorre prevedere e precisare un crono-programma di attuazione dei lavori di ampliamento inserita nella convenzione/ aggiudicazione definitiva in parallelo alla risoluzione dei vari problemi come quello della variante urbanistica. Quindi non più aspettare di risolvere un quesito alla volta che ci porterebbe alle calende greche ma – stante anche che finalmente da 6 mesi c’è anche un assessore ai LL.PP- di avviare l’iter per inizio lavori nella zona di sola proprietà comunale e contemporaneamente attivare le procedure di variante sulla restante parte.
Per arrivare a soluzione facciamo appello ai Consiglieri Comunali (di maggioranza, di opposizione, agli indecisi), all’amministrazione comunale, a comprendere che questo è un problema di grandissima importanza per i tranesi e che occorre che ognuno faccia “pellegrinaggio” fra i vari uffici facendo sentire il fiato (ma anche la vicinanza) della città ai tecnici che danno l’impressione di aver in questi mesi innestato una marcia più veloce. Cari Consiglieri Comunali ora avete IL PALLINO in mano.
Il presupposto per ripartire e pervenire alla soluzione finale di cui TUTTI i cittadini vi ringrazieranno, consiste nel fatto che occorre ritornare in Consiglio Comunale per riesprimere l’interesse pubblico alla realizzazione del progetto finanza con il nuovo importo stabilito anni fa. Ai dirigenti ed alla giunta l’onere e l’onore di porre in essere gli atti SUCCESSIVI (aggiudicazione, convenzione, procedure di variazione e quant’altro).
Se invece non si ritiene il progetto / finanza non confacente, si abbia il CORAGGIO di dichiararlo e quindi di chiudere il procedimento, fare la revoca, pervenire ad un mutuo e farlo costruire non più da un privato. Ma basta con questa telenovelas, con questa storia infinita che dura da oltre 7 anni. Il cittadino DEVE sapere e poiché i tecnici dell’associazione ritengono prudenzialmente che massimo entro tre mesi il traguardo dell’iter definitivo burocratico può essere superato e quindi immediatamente dopo possono iniziarsi i lavori di costruzione, ci diamo appuntamento a gennaio preannunciando che se nulla sarà variato chiederemo visione di tutto il fascicolo partendo dall’inizio del bando concorsuale. Non è più tempo di perdere tempo
Il Responsabile Associazione “ Il Presidente Sandro Pertini”
dott. Nicola Cuccovillo
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