Il metodo aba (applied behaviour analysis) si è rivelato, oramai da anni, una terapia efficace per la cura di gravi patologie infantili, tra cui l’autismo. Dal 2008 la regione puglia concede dei contributi alle famiglie per aiutarle a sostenerne le spese. “Tuttavia – segnalano i cinquestelle – in seguito all’attuazione del nuovo regolamento varato nel 2015, abbiamo registrato numerosi casi di cittadini pugliesi che hanno richiesto il contributo relativo all’anno 2014 senza ricevere il rimborso che gli spetta di diritto”.
I pentastellati hanno dunque avanzato due proposte risolutive contenute in una interrogazione diretta al presidente Emiliano. “La nuova procedura di valutazione delle richieste di contributo ‘pendenti’ pervenute nel 2015 e non evase è poco chiara e risulta di difficile comprensione – commenta Antonella Laricchia insieme a Mario Conca e Marco Galante, consiglieri 5 stelle firmatari dell’interrogazione – anzi, non viene fatto riferimento alcuno ai criteri di valutazione delle richieste antecedenti alla delibera; queste famiglie, dunque, rischiano di restare senza alcun contributo, ma soprattutto senza questo tipo di assistenza. Non sono neanche stati resi noti i centri accreditati a cui rivolgersi. La delibera di regolamento, inoltre, non prevede agevolazioni per le famiglie in difficoltà economica, per cui sarebbe probabilmente più saggio introdurre ulteriori criteri di valutazione delle richieste, come quello correlato alla disponibilità finanziaria del nucleo familiare (isee), garantendo dunque parità di accesso alle cure”.
“Il metodo aba non guarisce dalla patologia autistica, ma, attraverso l’uso dei principi scientifici dell’analisi comportamentale applicata, determina la correzione di comportamenti problematici e la riabilitazione educativa e sociale del bambino. Un paziente autistico trattato col metodo aba necessità di continuità terapeutica – continuano i consiglieri – e dal momento che il trattamento viene interrotto può determinare una seria compromissione del diritto alla salute, costituzionalmente sancito. Per questo – concludono – chiediamo risposte celeri al presidente-assessore Michele Emiliano”.
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