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Puglia – Banca Italia: la Regione torna a crescere

11 Novembre, 2015 | scritto da Angela Zicolella
Puglia – Banca Italia: la Regione torna a crescere
Attualità
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La Puglia torna a crescere.

E’ quanto emerge dall’aggiornamento congiunturale de “L’economia della Puglia” presentato ieri, a Bari, nella sede della Banca d’Italia. Dal rapporto si evince che, nei primi 9 mesi del 2015, la situazione del mercato del lavoro è migliorata.

“Gli indicatori congiunturali – è spiegato nel documento – evidenziano il ritorno ad una crescita modesta. L’attività industriale è migliorata lievemente e secondo le indicazioni del sondaggio condotto da Banca d’Italia le imprese che dichiarano un’espansione del fatturato sono diventate più numerose di quelle che dichiarano un calo, soprattutto tra le realtà più grandi e tra quelle più orientate ai mercati internazionali”.

“L’attività d’investimento è rimasta comunque debole e nelle previsioni delle imprese dovrebbe ristagnare anche nel 2016.
Dopo 7 anni di contrazione l’attività produttiva nel settore dell’edilizia ha registrato un lieve incremento.
La crescita del traffico di passeggeri associata all’aumento delle presenze di turisti, soprattutto stranieri (%,1%), non si riscontra invece nei porti dove il traffico passeggeri è diminuito.
Nel primo semestre 2015 gli indicatori del mercato del lavoro – è detto nel documento – hanno registrato un miglioramento significativo: il numero degli occupati è aumentato del 2,7% rispetto all’anno scorso ed il tasso di disoccupazione è diminuito. A questo dato hanno contribuito l’aumento dell’occupazione maschile e la flessione dell’offerta di lavoro femminile. Il tasso rimane tuttavia elevato rispetto alla media nazionale.

Il lieve recupero dell’attività produttiva si è però riflesso solo in parte sulla dinamica del credito.
L’attenuazione della flessione dei prestiti ha riguardato quasi tutti i settori produttivi, mentre il credito al comparto manifatturiero ha evidenziato un incremento.
Quanto alla famiglie rispetto alla riduzione del credito al consumo si è contrapposta la crescita dei mutui per l’acquisto delle abitazioni”.

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