Si sa da tempo che vaste aree di Trani densamente abitate siano in zone ad alto rischio idrogeologico e che queste aree siano state recepite e definite dall’Autorità di Bacino. Così come da tempo si sa che in tali zone la pioggia crea particolare disagio e danno alla cittadinanza, soprattutto a Pozzopiano, quartiere già funestato dall’incredibile vicenda della strettoia.
Ciò che invece si fa finta di non sapere è che protocollammo il 15 luglio una puntuale richiesta di chiarimenti in merito alle azioni che l’amministrazione intendeva intraprendere riguardo al grave problema del rischio idrogeologico in quella zona, anche e soprattutto alla luce della disponibilità di risorse finanziarie della Regione Puglia per la realizzazione delle indispensabili opere di mitigazione.
Ed infatti, a fronte della solita, imbarazzante mancata risposta, ottenemmo un incontro con l’Assessore ai Lavori Pubblici Arch. Capone, il quale si mostrò consapevole della priorità della questione e ammise che non era stato predisposto alcun progetto.
I cittadini sappiano che sono in vigore le modalità di funzionamento del “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 215 del 14 settembre 2016 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 luglio 2016, e pertanto abbiamo nuovamente informato l’Amministrazione Comunale di tale misura di finanziamento contestualmente all’interrogazione inviata con la quale abbiamo anche chiesto di dichiarare, nero su bianco, quali azioni siano mai state intraprese, con quale procedura ed in quali tempi. Questa volta degneranno i cittadini tranesi di una risposta? O, come già avvenuto più volte, anche di fronte a consigli e suggerimenti ci sarà il solito sprezzante silenzio?
Luisa Di Lernia Antonella Papagni
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