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Trani – Commercianti tartassati, Unibat: “Pagano due volte”

25 Settembre, 2016 | scritto da Redazione
Trani – Commercianti tartassati, Unibat: “Pagano due volte”
Attualità
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Un’estate da rifiutare sarebbe il termine esatto per rappresentare lo scempio ambientale che ha fatto male, malissimo al turismo che anche quest’anno ha solo “sfiorato” questo territorio e solo grazie alle bellezze naturalistiche ed architettoniche, non certo per altre attrattive inesistenti. Chi da queste parti comunque c’è passato ha portato con sé il ricordo di una terra invasa dai rifiuti. Una terra dalle mille contraddizioni dove alle città virtuali costruite su premi fasulli consegnati con accondiscendenza e disinvoltura si contrappongono quelle reali dove anche questa estate si sono ripetute tutte le scene già viste e peggiorate. Altro che Green Bat tanto decantata dal super testimonial Michele Placido che richiamava il giovanotto che gettava la carta per terra. Tutta fiction e polvere negli occhi.

Montagne di rifiuti, soprattutto organici e maleodoranti; problemi collegati alle discariche mai risolti; cattivi acri odori provenienti dalle riviere ed una generale disattenzione verso quell’ambiente sfruttato in tutti i sensi e portatore di benefici soprattutto quando nel suo nome si consumano appalti ultra milionari, campagne ed incontri foraggiatori. Finita l’estate a Trani torna di attualità la questione legata alla Tassa Rifiuti. Opportunamente qualche attento sindacalista ancora amorevole del proprio territorio e vicino ai suoi associati alza la voce mentre opportunisticamente gli altri rimasti sulla scena, praticamente tutti gli altri, restano chini sui comodi abbeveratoi continuando a scrivere la loro misera storia con i silenzi e con il compiacimento strumentale anche su ciò che non esiste e che nessuno vede.

A parlare della questione Ta.Ri. è intervenuto ancora una volta il sindacalista, Savino Montaruli che appellando i piccoli commercianti ed artigiani tranesi come “I Taritassati”, ha dichiarato: “nessuno parla delle gravissime ripercussioni derivanti dagli aumenti e dalle inefficienze del sistema tributario locale sul piccolo commercio e sulle imprese artigiane ma anche dei servizi. Sono le imprese, infatti, a pagare due volte perché oltre a pagare quote altissime per la raccolta rifiuti e per altri oneri, tributi e tasse locali, pagano di nuovo quando vedono ridursi la capacità di spesa dei consumatori proprio a causa dell’incidenza di tali oneri sui bilanci familiari. E’ perlomeno curioso – afferma Montaruli – il silenzio registrato a tal proposito perché invece trattasi di questione molto seria e statisticamente certificata. Un altro elemento spesso trascurato da politici e burocrati sempre in cerca di scusanti e di pretesti per giustificare le proprie inefficienze sta nell’incapacità di gestire una situazione creditizia nei confronti degli utenti debitori. Il tasso di ritardi nei pagamenti, di elusioni e di evasione sta superando qualunque possibile tolleranza. Una situazione che manifesta la palese difficoltà delle imprese ma anche dei cittadini e delle famiglie a fronteggiare tempestivamente ed in toto le richieste vessatorie con aumento proporzionale del ricorso a prestiti in denaro attinti al di fuori dei canali ufficiali ormai quasi completamente ostruiti quindi potenziali vittime di usurai.”

Alla domanda: “ma come se ne esce?”, il Presidente ha risposto: “se ne esce mettendo seriamente in atto politiche virtuose che abbiano un’unica finalità condivisa cioè il bene ed il benessere dei cittadini e della città. Fare informazione e formazione non significa spendere soldi inutilmente per spot ed eventi sporadici che servono solo ai soliti pochi adepti. Formare significa pianificare con metodi sottoposti a verifica i buoni comportamenti civici che vanno sostenuti ed anche incentivati con politiche di premialità. L’Ente deve finalizzare le risorse pubbliche guardando al reale interesse, anche economico, dei cittadini e dei contribuenti e non piegarsi a condizionamenti che in alcune realtà sappiamo bene a cosa abbiano portato. E’ intollerabile che non si provveda con immediatezza, e la cosa non riguarda solo il comune di Trani ma anche quello di Andria ed altri poco virtuosi, alla pianificazione della riscossione dei crediti che non sia l’affidamento tout court ad Equitalia che poi gioca con le sue carte truccate. L’incapacità di recuperare tali importanti risorse produce molte conseguenze negative. Chi paga con regolarità deve sopperire alle manchevolezze di altri i quali vengono addirittura stimolati dall’inefficienza della macchina amministrativa a ritardare i pagamenti con la conseguenza che la copertura dei costi del servizio viene praticamente assicurata da quel poco più del 60% che paga nei termini.
Sarebbe comunque curioso sapere in che modo i recuperi dei crediti effettuati con quattro, cinque anni di ritardo vengano poi utilizzati e perché ad avvenuto recupero non si provveda al rimborso delle maggiorazioni pagate da coloro che hanno pagato anche per gli altri. Quelle somme mancanti oggi quale posta negativa di bilancio vanno ad aumentare? Saranno altri, ulteriori debiti? Queste risposte arriveranno nel prossimo, imminente ed urgente incontro che a breve chiarirà queste ed alte situazioni, almeno speriamo che le cose possano andare così” – ha concluso Montaruli.

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