“Non è mai serio disinformare la collettività e non può scendere così in basso il collega Borraccino. Nel DDL rifiuti non c’è una parola che riguarda il tema degli inceneritori perché cancellato nel 2007 e, a mio avviso, non più resuscitabile. Fin dal 2007 è stata introdotta dalla Giunta Vendola, supportata dal collega Borraccino presente allora in Consiglio, la raccolta differenziata con gli slogan ‘zero rifiuti, zero discariche’ e con obbiettivi di raccolta differenziata del 65% dando l’idea di minori costi e più bassa tassazione. Quali risultati raccogliamo oggi?” Così il capogruppo di CoR Ignazio Zullo in risposta al collega Borraccino.
“Livelli di raccolta differenziata in Puglia che non superano il 35% a quasi dieci anni dall’introduzione, città non propriamente decorose sotto il profilo della raccolta dei rifiuti, tassazione altissima ed incontrollata, ecotassa, mancanza di trattamento di prossimità dei rifiuti e, oggi, vera emergenza tanto da doverli smaltire in Emilia e in Veneto. In quali impianti? Negli inceneritori. Se Borraccino –prosegue Zullo – paventa l’idea che suoi avversari politici avversano il DDL rifiuti perchè agognano gli inceneritori, credo che un moto di stizza deve rivolgere verso chi oggi destina i rifiuti all’incenerimento a meno che Borraccino non ritenga giusto che si possa incenerire in altre Regioni con il concorso della Puglia che gli inceneritori ha per molto tempo demonizzato.
Voglio rassicurare il collega Borraccino che il DDL rifiuti riguarda non l’impiantistica come l’attuale fase di emergenza richiede, ma la governante ovvero il tentativo di accentrare tutto il potere di spesa nelle mani di un fedelissimo del presidente Emiliano con i soldi provenienti dalla tassazione dei cittadini esautorando da ogni possibilità di coinvolgimento e di controllo i Sindaci che poi sono gli impositori della tassazione. Ecco, se Borraccino leggesse il DDL rifiiuti, riconoscendogli una grande dose di onestà intellettuale, sono certo – conclude Zullo – che ce lo ritroveremmo al nostro fianco ad alzare barricate contro un DDL che desta sospetti avvalorati anche dal non voler concedere uno slittamento nell’esame consiliare da fine luglio al 3 agosto”
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