L’Infopoint a Castel del Monte, costato oltre duecentomila euro e mai neanche inaugurato; l’Ufficio decentrato della Polizia Municipale di Via A. Moro chiuso senza neanche essere mai stato aperto ma con tanto di insegna oggi rimossa e i tanti uffici inaugurati ma poi immediatamente messi fuori uso sono stati alcuni esempi di scempio sociale e di spreco di denaro pubblico ai quali si aggiunge quello di Largo Appiani.
Un luogo nel cuore del Quartiere Europa di Andria dapprima destinato a uffici e servizi pubblici, compreso un asilo comunale mai realizzati, poi ad area da destinare al mercato settimanale con un esperimento durato solo qualche settimana, poi annullato. Successivamente destinato a Park & Ride in un Progetto finanziato dai commercianti durato appena un anno. Oggi quello slargo, oltre ad ospitare il Luna Park in alcuni periodi dell’anno avrebbe dovuto essere un’area attrezzata a Parking per pullman di turisti e parcheggio pubblico.
Nulla di tutto questo.
I turisti non arrivano, le sbarre sono perennemente abbassate, la segnaletica inesistente e quella poca collocata ormai divelta e distrutta.
Quanto è costato quest’altro scempio?
Per la realizzazione dell’area mercatale, quella durata poche settimane, i fondi regionali utilizzati sono stati oltre ottocentomila e mai nessuna verifica è avvenuta su tale destinazione altrimenti il mercato in quell’area avrebbe dovuto restarci oppure qualcuno avrebbe dovuto rispondere dell’utilizzo improprio di quei finanziamenti pubblici ma ad Andria, al contrario di quanto accade altrove, queste verifiche non si fanno.
Eppure quell’area potrebbe esser adibita a servizi turistici integrati quindi una sosta camper con approvvigionamento idrico e allacciamenti fognari; area di servizio per bike e car sharing; un centro di distribuzione al dettaglio con vendita diretta di produzioni locali del paniere tipico territoriale quindi una sorta di Farmer’s Market tipo quello proposto da anni da alcune Associazioni di Categoria ma sempre snobbato da assessori distratti e indesiderosi di veder crescere la propria città ed il proprio territorio.
Se poi ci attrezziamo anche un’area di scambio per utilizzare i bus navetta diretti nel centro urbano e nel centro storico con la previsione della chiusura al traffico dell’intero anello viario collegato all’extramurale e forniamo una serie di servizi smart con utilizzo di mezzi elettrici potremmo anche pensare un po’ all’ambiente visto che le centraline di rilevazione vengono posizionate in piazza Catuma dove veicoli a motore se ne vedono pochissimi mentre nella vicina via Bovio lo smog sta avvelenando i residenti, come nell’intera altra parte della città di Andria.
Un tesoro quell’area di largo Appiani. Un tesoro trascurato che gli occhi di chi guarda solo al palazzo e li vi si richiude come in una fortezza da mattina a sera non possono, non vogliono vedere.
Eppure cittadini lungimiranti ed associazioni impegnate le proposte, i progetti li hanno presentati, anche a costo zero, ma nessuno sa ascoltare, nessuno vuole ascoltare e nessuno vuol mettersi veramente in gioco per la città e per la Comunità.
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