Veleggia nelle acque del mare Adriatico per approdare sull’isola di Itaca , un po’ come il viaggio di Ulisse di ritorno in patria. La barca Sciomachen Vagabond 58′ è ancorata questa mattina nel porto di Trani per un’altra delle tappe di “Sognando Itaca”, il progetto che si propone l’obiettivo diffondere presso i centri ematologici italiani il potere della vela terapia sulla vita dei malati ematologici. Presso la Lega Navale si è svolto il consueto “Itaca day”, la conferenza stampa di presentazione del “Progetto Itaca”.
“E’ una bella iniziativa – ha dichiarato Vito Lorusso Lionetti presidente Ail Bat, uno dei momenti più belli di socializzazione offerta dalla presenza di questa barca. Noi l’accogliamo ogni anno con tanta gioia e vogliamo offrire ai malati attimi di gioia sperando che possano arrivare ben presto nel mare tranquillo del porto sereno quale era Itaca per l’eroe omerico.
“E’ il terzo anno che veniamo a Trani – spiega Luciano Galloni, skipper dell’imbarcazione – . Quest’anno abbiamo avuto il compito di arrivare il 21 giugno ad Itaca, passando da Brindisi il 17 e da Taranto il 19, prima di spostarsi in Grecia. Stiamo tentando di esportare il progetto sui laghi , il primo dovrebbe essere quello di Lugano”.
Il “Progetto Itaca” è giunto al suo decimo anno. E’ partito nel 2007 a Brescia sui laghi da un’idea di un giovane paziente amante della vela che purtroppo non ha vinto la sua battaglia contro la malattia. Da due anni l’iniziativa centrale è la “Giornata Nazionale contro le Leucemie linfomi e mieloma”. In questa occasione l’AIL ha organizzato uno viaggio in barca a vela dove i protagonisti del viaggio saranno skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi.
Per l’edizione 2016, la barca a vela dell’AIL percorrerà il Mar Adriatico e Mar Ionio. E’ partita da Trieste il 4 giugno e arriverà nell’isola greca di Itaca, il 21 giugno. Durante la tappa tranese dell’Itaca day”, i pazienti, presenti alla conferenza del progetto, hanno avuto la possibilità di imbarcarsi e vivere per una giornata un’esperienza unica a bordo della barca a vela Ail.
“Io credo che questa battaglia si vinca per ogni paziente che guarisce, e i pazienti che guariscono sono sempre in numero maggiore e questo ci rinfranca moltissimo” – ha sottolineato il dott. Giuseppe Tarantini del reparto di Ematologia dell’Asl Bat.
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