Zainetto in spalla, riposati e rifocillati, alcuni dei giovanissimi migranti ospiti delle suore vincenziane, all’indomani mattina del loro arrivo a Trani da Brindisi, hanno voluto subito fare una passeggiata in città. Passando da piazza Sant’Agostino, salutano qualche passante e i ragazzini si avvicinano incuriositi e li invitano a scambiare qualche passaggio col pallone. Strada facendo si accorgono della nostra presenza, si girano a guardare e sorridono. Poi tornano presso la struttura di via Mario Pagano dove ad attenderli c’è don Geremia Acri, responsabile della casa di accoglienza Santa Maria Goretti di Andria.
Che si tratti di ragazzini che hanno dichiarato di aver 18 anni è palese. Il fisico ancora acerbo, le movenze, il volto pulito che non inganna, gli occhi spaventati al momento del loro arrivo a Trani, ieri sera intorno a mezzanotte, e la meraviglia nel vedere una struttura più che confortevole, come ha raccontato l’assessore Debora Ciliento che ha seguito, in qualità di amministratore comunale, insieme all’assessore di Lernia, tutte le fasi di accoglienza dei 46 ragazzi, tutti maschi, provenienti dall’Africa centrale e al di sotto dei 30 anni.
Sono arrivati al porto di Brindisi ieri mattina a bordo del rimorchiatore norvegese Siem Pilot,dopo essere stati messi in salvo a largo delle coste libiche venerdì scorso, in uno dei tanti naufragi nel canale di Sicilia. Una strage silenziosa quella che si continua a consumare nelle acque marine. Sono 48 650 i migranti portati in salvo in un anno.
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