«Le religioni non devono essere strumentalizzate per giustificare il terrore, perché nessuno può uccidere in nome di Dio ». L’ambasciatore dello Stato di Israele presso lo Santa sede, Zion Evrony lo ha ribadito a Trani durante la sua visita istituzionale e privata in Puglia .
L’Ambasciatore ha incontrato, per la prima volta, la sezione locale della Comunità ebraica di Napoli , presso la sinagoga Scolanova. Ad accoglierlo, il delegato della Comunità ebraica di Napoli per la Puglia Cosimo Yehudah Pagliara, e il rappresentante della comunità Francesco Lotoro.
«Papa Francesco è un grande amico del popolo ebraico – ha detto l’alto rappresentante dello Stato di Israele, che ha avuto modo di incontrarlo un paio di volte -, e il dialogo interreligioso è l’unica via per costruire un ponte di pace, e mi riferisco al difficile rapporto tra ebrei e palestinesi. Il Papa ripete spesso che bisogna combattere l’antisemitismo, anche se le nostre radici sono comuni a quelle dei cattolici».
Zion Evrony è il sesto Ambasciatore presso la Santa sede e con il sorriso sulle labbra ha rassicurato i presenti presso la sinagoga che non sarà lui a cercare “la Menorah”, il candelabro a sette bracci portato a Roma da ebrei schiavizzati. Ricordiamo che la città di Trani, grazie alla Comunità Ebraica di Napoli, è torna ad essere capitale dell’ebraismo meridionale. Poi l’Ambasciatore si è soffermato sullo Stato di Israele.
«Lo Stato di Israele è 15 volte più piccolo dell Italia, c’è poca acqua potabile, nonostante ci siano quattro mari e ha superato ben sette guerre. Nonostante ciò abbiamo la democrazia e le comunità cristiane godono di piena libertà. Da tempo Israele cerca la pace, una pace che senza il legame stretto con i palestinesi non potrà mai essere. Vorrei, infine, che veniste a visitare Israele, specie il muro del pianto da dove tutti possono chiamare dio».
L’Ambasciatore ha poi visitato la sinagoga Scola Grande che è l’unico museo di storia ebraica presente in tutta l’Italia.
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