“Mentre sono ormai numerosi i mercati che anche nella provincia Bat sono ripartiti regolarmente, in forma precauzionale con il rispetto delle minime misure di legge e nelle sedi tradizionali, senza stravolgimenti né divisioni inutili e dannose anche dal punto di vista della periodicità della frequenza, come accaduto a Barletta e come vorrebbe negativamente imitare anche Margherita di Savoia, continua lo stallo anche nella città di Andria dove il mercato è fermo e potrebbe restare chiuso chissà per quanto altro tempo ancora qualora la gestione commissariale fosse ancora ferma su proprie posizioni non condivise ed assolutamente non contemplate neppure negli strumenti di programmazione comunale”.
Sempre attenta, precisa e puntuale, arriva l’analisi della primaria Associazione di Rappresentanza regionale, la FIVAP – Federazione Italiana Venditori su Aree Pubbliche di Unionecommercio – la quale, dopo essere intervenuta sul caso Trani, ora si esprime per quanto riguarda la paventata ripartenza del mercato del lunedì ad Andria dichiarando: “Se la gestione commissariale della città di Andria avesse dato seguito a quanto in modo preciso e puntualissimo il Coordinatore CasAmbulanti, Savino Montaruli, espresse nella sua dettagliata relazione in Sala Consiliare, contenente tutti gli elementi legislativi e procedurali per la riapertura del mercato settimanale del lunedì conformemente alle vigenti disposizioni regionali, contemperando perfettamente diritto alla salute e diritto al lavoro, oggi gli Ambulanti, gli oltre 550 ambulanti del mercato di Andria starebbero già al loro posto e avrebbero anche incassato qualche spicciolo, visto che parliamo di un mercato che la mala politica ed il polisindacato asservito ad essa hanno portato allo sfacelo.
Invece oggi – continua la nota dell’associazione – si brancola nel buio ed addirittura, dopo settimane da quell’ultima riunione del Tavolo nella Sala Consiliare, si vorrebbe procedere con studi di fattibilità ed altre procedure preliminari. A questo punto è evidente che il mercato resterebbe per moltissimo tempo ancora sospeso e ciò sarebbe insostenibile. Le procedure sono catalogate, sono note e sono previste dalla legge.
Poiché il Commissario Tufariello è uomo di legge questa sua scelta dispotica di frazionare il mercato in più parti lo porterà ad essere incastrato in una rete che egli stesso avrebbe costruito con la sua personale proposta non condivisa e non accettata.
L’importante è che si faccia chiarezza e si dica con estrema franchezza agli Operatori del mercato di Andria quando potrebbero ricominciare ad esercitare nel loro pieno diritto e nella loro tradizionale ed autorizzata postazione di vendita. Ovviamente è inutile ricordare che non siamo più in condizione emergenziale ma solamente precauzionale quindi scelte come quella di Andria o di Barletta di stravolgere i mercati diventerebbero addirittura fuori contesto ed assolutamente inadeguate rispetto alle riaperture totali previste dal 3 giugno in tutta la Regione Puglia” – concludono da FIVAP Unionecommercio.
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