Una doccia fredda per gli amanti dell’intrattenimento e del buon cibo della città di Andria.
Inaugurato solo qualche settimana fa, con l’obiettivo di ripopolare il centro cittadino creando uno spazio creativo ed attrattivo per l’intera comunità andriese, da un progetto plasmato da 5 giovani che, con spirito d’iniziativa, coraggio e determinazione, hanno ridato vita al vecchio e storico chiosco del sig. Andrea Del Zio, da sempre punto di riferimento della città.
Ieri, 25 giugno, sull’Albo Pretorio del sito del Comune della città federiciana, è apparsa la pubblicazione dell’Ordinanza Commissariale, la numero 217, in cui il Commissario Prefettizio, dott. Gaetano Tufariello, ordina “la rimozione dell’occupazione abusiva su suolo pubblico antistante e retrostante l’esercizio commerciale sito in Andria alla piazza Unità d’Italia, 8, e temporanea sospensione del titolo autorizzativo all’esercizio dell’attività con contestuale chiusura temporanea dell’impresa di somministrazione di alimenti e bevande denominata “Ragno d’Oro”.
Una triste notizia che demoralizza e scoraggia, creando un solco profondo tra cittadini ed istituzioni.
Oltre all’immediata rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico a cura e spese dei proprietari del locale e ripristino dello stato dei luoghi, l’Ordinanza impone la temporanea chiusura dalle ore 00:01 del giorno 26 giugno fino alle ore 00:00 del giorno 30 giugno e comunque, “fino al
pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese”.
A tal proposito è intervenuto Luigi De Mucci (FI Bat) che ha espresso tutto il suo rammarico circa la vicenda: “La gestione commissariale del Comune di Andria e il dirigente del SUAP arch. Pasquale Casieri, silenti, dopo alcuni mesi, nel dare risposte alla richiesta di occupazione suolo pubblico, questa sera, attraverso gli agenti della Polizia Municipale hanno provveduto a notificare la chiusura di un’attività attraverso un ordinanza commissariale.
Per di più, nei giorni scorsi i proprietari sono stati rassicurati nelle interlocuzioni avvenute tra l’ente comunale ed il legale dei proprietari circa la risoluzione positiva di tale vicenda.
Di contro, questa sera hanno dovuto ricevere tale amara e sconcertante sorpresa.
Qualcuno avrà la responsabilità di mandare in fumo, in un periodo storico estremamente complesso, i sacrifici di giovani imprenditori, posti di lavoro e la speranza per la rinascita della città di Andria.
Non meravigliamoci se i nostri giovani decidono di andare fuori dalla nostra città, perché abbandonati ed ostacolati nel realizzare i propri sogni e progetti”.
In effetti, è davvero sconfortante assistere alla chiusura, anche se temporanea, di un’attività appena avviata, candidata a divenire un fiore all’occhiello per la città e con tutti i presupposti per fare bene.
In un momento storico in cui l’economia italiana ha subito un duro colpo legato alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, soffocare i sogni, le aspettative e le ambizioni di giovani intraprendenti e vogliosi di lavorare, non fa sicuramente bene alla cittadinanza e al turismo andriese, già compromesso da tempo.
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Vergognoso senza parole dobbiamo ringraziare questi ragazzi e non punirli
Senza parole…..
Tufariello,ma tornare da dove sei venuto. Hai rotto con le sue ordinanze!
Peccato però se non hanno chiesto i permessi (o hanno occupato più del dovuto) c’è poco da fare. Andria è una grande città e il rispetto delle regole deve essere alla base di ogni iniziativa commerciale, altrimenti è anarchia (tipo quella che aleggia nel centro storico oltre una certa ora…)
Che vergogna e che cattiveria!!!