E’ probabile che si tratti del furto con “ripensamento” più veloce degli ultimi anni. Anche se costerà comunque una denuncia al ladro pentito.
Perché non si deve rubare, ma soprattutto non si deve rubare un defibrillatore, apparecchio che può salvare la vita ad una persona. Gli uomini della polizia locale stanno provvedendo alla identificazione della mano lesta, che, per circa due ore, si è appropriato del defibrillatore collocato in piazza Garibaldi.
Ad immortalare le sue gesta sono state le telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. Il defibrillatore è stato asportato alle 5.25 di sabato mattina, 16 maggio, ed è stato rimesso a posto alle 7.05, meno di due ore dopo. E’ probabile che il giovane, immortalato dalle telecamere, si sia reso conto che l’apparecchio di cui si era appropriato è dotato di un numero di serie, è tracciato, può essere bloccato in caso di furto, in poche parole, non ha mercato. E ci ha ripensato.
Sta di fatto che quanto è stato commesso non è passato inosservato e adesso porterà a conseguenze inevitabili.
«Mi auguro che quanto è accaduto – sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini – possa essere di monito. Intanto i defibrillatori non hanno mercato. Sono dotati di matricola e tracciati. Il nostro sistema di videosorveglianza cittadino funziona ma, cosa assai più importante, chi commette questo tipo di reato deve comprendere che rubare un defibrillatore è una cosa gravissima. Può fare la differenza tra salvare o meno la vita di un uomo».
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