di Antonio Leonetti
La formazione e la divulgazione delle informazioni relative alle indicazioni dispensate dalla task-force nazionale sono un punto cruciale per la riapertura delle attività commerciali e produttive.
Dai diversi protocolli attuativi condivisi per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus estrapoliamo alcuni punti fondamentali, tra i quali:
• l’obbligo di informazione e formazione
• attuazione delle modalità di ingresso in azienda
• le precauzioni igieniche, pulizia e sanificazione
• la distanza di sicurezza
• l’uso dei d.p.i., se necessario: tipologie, utilizzo e modalità di smaltimento
• riorganizzazione aziendale: turnazione, trasferte, smart working, rimodulazione dei livelli produttivi
• gestione entrata e uscita dei dipendenti ed eventuale sospensione dei lavori
• modalità di gestione di una persona sintomatica in azienda
• sorveglianza sanitaria/medico competente/rls.
Ecco sinteticamente alcuni punti cruciali, dos and donts ai quali il lavoratore deve attenersi:
non deve assolutamente
• recarsi al lavoro nel caso di sintomi influenzali e/o febbre superiore a 37.5°
• recarsi al lavoro nel caso abbia avuto contatto ravvicinati con persone positive al covid-19
• disattendere le disposizioni normative e quelle aziendali.
deve:
• compilare l’autocertificazione per recarsi presso la sede aziendale
• seguire le indicazioni e le misure di prevenzione del datore di lavoro.
Inoltre, il datore di lavoro ha l’obbligo di informare i lavoratori sulle regole fondamentali di igiene per prevenire le infezioni virali, attraverso corsi a distanza o fornendo vademecum personali o affiggendo cartelli visibili che segnalino le corrette modalità di comportamento.
Per lavoratori sono intesi tutti coloro che hanno in essere un rapporto lavorativo: anche i lavoratori stranieri, lavoratori autonomi e tutti i soggetti che devono entrare in azienda.
La pulizia deve essere eseguita giornalmente e la sanificazione dei locali e degli ambienti chiusi deve essere periodica: si includono anche le attrezzature, i mezzi di lavoro, le auto di servizio. Il datore di lavoro è obbligato a verificare la corretta pulizia e dovrà mettere a disposizione detergenti e disinfettanti.
Gli operatori che eseguono i lavori di pulizia e sanificazione devono tassativamente essere dotati dei D.P.I. specifici per l’attività di sanificazione.
La periodicità della sanificazione verrà stabilita dal datore di lavoro in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali e ai mezzi di trasporto, previa consultazione del medico competente e del r.s.p.p., dei r.l.s. territorialmente competenti.
Infine, ricordiamo che l’azienda, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute può organizzare interventi di pulizia specifica e periodica ricorrendo allo smart working e qualora non possibile agli ammortizzatori sociali.
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