di Antonio Leonetti
Abbiamo appreso da poco la bellissima notizia che Dybala è negativo all’ultimo test sul corona virus dopo 40 giorni di isolamento. La Juventus sta riprendendo gli allenamenti presso la Continassa e in queste ore è giunto anche Matuidì che dovrà rimanere in quarantena per 14 giorni prima di potersi unire ai compagni.
Il Lecce ha effettuato i tamponi a tutta la squadra e sono fortunatamente risultati tutti negativi.
Di contro, il Torino comunica che un calciatore della squadra ha contratto il virus e che attualmente è asintomatico, resterà in isolamento per quattordici giorni fino a quando il tampone non risulterà negativo.
Il Milan riparte con gli allenamenti a gruppi composti da 6 o 8 giocatori divisi tra mattina e pomeriggio: doccia nelle camere singole e palestra e spogliatoi chiusi.
Nel frattempo, l’Inter è in attesa degli esiti dei tamponi, scelta voluta anche dai giocatori che prima di avallare l’inizio degli allenamenti hanno chiesto ed ottenuto di attendere i risultati dei test sottoposti alla squadra.
Anche le due romane tornano al lavoro: la Roma ha stabilito un protocollo grazie al quale i giocatori dovranno dividersi in gruppi di cinque distanziati da almeno 10 metri. Inoltre, lo staff sarà obbligato ad indossare la mascherina, mentre le docce solo nelle camere singole e le palestre solo all’aperto.
La Lazio è tornata a Formello, Inzaghi ha rivisto i suoi giocatori divisi in due gruppi da dodici tra mattina e pomeriggio: anche qui gli allenamenti si svolgeranno in gruppi ristretti di cinque unità.
Mentre a livello politico ci sono scontri silenziosi tra la FIGC e il Ministro Spadafora per trovare una soluzione alla riapertura del calcio italiano da svolgersi, almeno in partenza, a porte chiuse.
Oggi il Ministro ha ribadito che per il governo nazionale non è possibile ufficializzare una data certa di riavvio del campionato e, soprattutto, è necessario verificare i contagi delle prime settimane relative alla fase 2,così da comprendere al meglio gli effetti della fine del lockdown.
La FICG, d’altro canto, ha proposto un protocollo all’esame del comitato scientifico anti covid19, attraverso il quale distribuire a tutte le società di calcio le linee guida per salvaguardare la salute dei lavoratori del settore; nei prossimi giorni saranno ufficializzate le disposizioni del comitato scientifico.
Chiudiamo questo rapido aggiornamento sul mondo del calco con l’ufficialità della rescissione del contratto tra Alessandro Matri e il Brescia, con l’attaccante che dichiara chiusa la sua professione calcistica. Dopo una lunga carriera che lo ha visto indossare le maglie di Cagliari, Juventus, Milan, Fiorentina, Genoa, Lazio, Sassuolo e Brescia, Alessandro Matri ha deciso di smettere.
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