BAT – Legambiente: un mare di guanti e mascherine ci attende. VIDEO

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“Guanti e mascherine gettate in mare. E’ diventato un caso nazionale e Legambiente se ne sta occupando e le stiamo già pescande nelle acque salmastre oltre ad altri rifiuti che incoscienti hanno scaricato approfittando di questo periodo di fermo dovuto all’emergenza coronavirus”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente di Legambiente di Trani, Pierluigi Colangelo durante una puntata di “Batmagazine live”.
Un grido di allarme che rischia di deturpare l’ambiente. “C’è uno smaltimento improprio di mascherine e guanti perchè, se c’è il rischio che siano infette, perchè smaltirle in mare e non in appositi contenitori o nell’indifferenziata, chiudendoli in una busta. Non vanno buttati in natura.
Sui piatti della bilancia ci sono, da una parte la natura che si sta concedendo una pausa e dall’altra mascherine, guanti e bicchierini di plastica che gettati per terra alla prima pioggia possono finire in mare e ritrovarceli nei pesci che mangiamo”, se non muoiono prima.
A Trani stiamo monitorando la costa nord con dispositivi e distanziamento andando da soli e a turno, e abbiamo individuato mascherine portate dalla corrente e non solo.
“Un caso nazionale”, ha detto Colangelo, un comportamento aggiungiamo incosciente e che riguarda anche il territorio costiero della BAT e che mette a rischio la fauna marina.
Colangelo, non tanto ironicamente, propone “ogni anno, 15 giorni di positiva pandemia per fare lasciare indisturbata la natura”.
“E’ davvero un peccato, continua Colangelo, perchè l’arrivo del gruccione, un uccello migratore che arriva dall’Africa e coloratissimo, è indice dello stato di buona salute della natura”.
Insomma, se questa estate dovessimo ritornare al mare, c’è il rischio di farci il bagno tra mascherine, guanti e bicchierini di plastica

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