Riaprirà sabato, 23 maggio, il mercato settimanale per la vendita delle merci varie e conterà 143 postazioni di vendita, ossia la metà di quelle totali.
I titolari delle postazioni si alterneranno un sabato sì e un sabato no.
Questo è solo uno degli elementi stabiliti in un piano di sicurezza per la riapertura del mercato, denominato Safety Covid 19, che tiene conto delle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e dell’ordinanza del presidente della regione Puglia Emiliano del 17 maggio scorso sulla riapertura delle attività economiche produttive.
Fra una postazione e l’altra vi saranno tre metri di distanza e lungo le corsie di bancarelle un corridoio ampio 5 metri per consentire il passaggio degli avventori nelle diverse direzioni. Lungo le corsie con una sola fila di postazioni di vendita, invece, il corridoio è ampio da 3 a 4 metri.
L’accesso all’area mercatale sarà consentito solo attraverso i due varchi realizzati in prossimità di via Calò ad angolo con via Canosa e Via Calò ad angolo via Achille Bruni.
Tutti gli altri possibili accessi, ben 12, saranno transennati e presidiati al fine di scongiurare la possibilità di eludere i controlli in entrata, con la misurazione della temperatura agli avventori, che dovranno anche essere muniti dei necessari dispositivi di protezione individuale e rispettare il distanziamento sociale di almeno un metro fra le persone.
Gli ingressi saranno contingentati grazie alla presenza della polizia locale e dei volontari della Croce Rossa. Il numero massimo di persone che potranno essere contemporaneamente
presenti nell’area mercatale è di 1.500 unità, esclusi gli operatori.
Le corsie per entrare e quelle per uscire dal mercato saranno differenziate e separate da transenne.
Di seguito una nota del Sindaco Cosimo Cannito
Come è a tutti noto, il mercato settimanale riaprirà con la presenza della metà del numero totale degli ambulanti, che si alterneranno di sabato in sabato per garantire lo svolgimento delle attività in sicurezza per tutti, lavoratori e avventori.
L’atto che dispone tale misura è un’ordinanza sperimentale che non avrei mai voluto firmare, perché grande sarebbe stata la gioia di riaprire il mercato nella sua interezza, con la presenza di tutti i venditori.
Ma questo, a causa del Coronavirus, che non è cosa passata purtroppo, non è possibile.
Capisco, pertanto, il disappunto e le preoccupazioni degli ambulanti e dico loro che le sentinelle della politica sul territorio, altrettanto e giustamente, pensano ai danni economici subiti da questa categoria e ai danni che continueranno a patire.
Purtroppo però il distanziamento è una misura necessaria e imprescindibile per la riapertura del mercato per ridurre al minimo il rischio di assembramento che, ovviamente non può essere pari a zero, al fine di prevenire il contagio.
Ai commercianti e alle associazioni di categoria che hanno sottoscritto l’intesa grazie alla quale, a queste condizioni, il mercato riaprirà, dico mille volte grazie, perché responsabilmente hanno compreso che oggi, in questo modo, si può partire, con l’auspicio che questa maledetta epidemia finisca e si possa riprendere la vita di sempre, dal punto in cui l’abbiamo lasciata, come in sospeso e con la speranza che gli ambulanti vengano ripagati del grande danno economico subito.
Anche perché, come ho più volte sottolineato, loro assolvono a un compito socioeconomico molto importante, sono infatti un elemento di equilibrio e calmierazione dei prezzi, offrendo prodotti con un ottimo rapporto qualità – prezzo, tipico proprio dei mercati.
A loro vanno i mie auguri di buon lavoro e a tutti la preghiera di rispettare le regole perché il Coronavirus non torni a travolgere tutti noi, perché a quel punto non sapremmo davvero come e da dove cominciare, sia dal punto di vista economico sia sanitario.
A tutti coloro, e mi riferisco ai commercianti e alle associazioni di categoria, che ne hanno fatto richiesta, ma che non è stato possibile incontrare, voglio dire che sono stati giorni di grande e gravoso impegno.
Capisco anche le legittime istanze e motivazioni di chi non ha condiviso l’intesa raggiunta, la mia speranza è che le limitazioni e l’alternanza siano necessarie per poco tempo e che si possa tornare con serenità e sicurezza al mercato di sempre con la presenza di tutti i commercianti.
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