La scuola in tempo di emergenza: tra chiusure anticipate, organizzazione, didattica a distanza, valutazione tramite registro elettronico e diritto allo studio.
Ne abbiamo parlato in diretta, nella sezione dedicata al “Tg Live” del venerdì mattina, con la prof.ssa Lilla Bruno, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Di Donna” di Andria, e Dora Fiore, direttrice dell’Accademia di acconciatori ed estetisti “Effe.Di.” di Andria e Molfetta.
“L’emergenza da Covid-19 ha destabilizzato la vita scolastica, ma è stata determinante la sinergia tra docenti e genitori“.
Esordisce così la Dirigente Bruno, sottolineando anche l’importanza dell’utilizzo dello smartphone e delle applicazioni di messaggistica come “Whatsapp”, “Telegram” e il servizio di teleconferenza “Zoom”.
Utile ed innovativo, per l’Istituto “Jannuzzi-Di Donna”, anche il software online “G-Suite for Education“: la stanza virtuale per l’insegnamento e la collaborazione tra alunni e docenti.
Una situazione anomala e senza precedenti per la scuola italiana, ma che ha saputo reagire e non si è fatta trovare impreparata di fronte alla spiazzante novità.
“Anche se la didattica a distanza non è prevista nel contratto, i docenti si sono messi in gioco lavorando in maniera eccellente ed ineccepibile”.
Ma chi ha risposto meglio alla cosiddetta DaD (didattica a distanza)?: “Ovviamente i ragazzi della scuola media, più grandi e preparati alla tecnologia. Ma anche i più piccoli si sono adeguati alle nuove iniziative, grazie soprattutto ai genitori che hanno svolto un lavoro straordinario. Senza di loro non avremmo raggiunto nessun risultato”.
Poi rivolge un appello importante: “Resistiamo ancora un altro po’ in casa, in giro sono cominciati di nuovo gli assembramenti. I docenti dovrebbero lavorare su questo durante le video lezioni con i loro alunni”.
Pericolo sociopatia o “Hikikomori” (isolamento) per i bambini a fine emergenza?: “No, questo periodo di chiusura, di internamento, per gli alunni può essere motivo per ritrovare la voglia di stare e di rivedere gli altri quando tutto sarà finito”.
La prof.ssa Bruno conclude il suo intervento toccando un argomento delicato, cioè la mancanza di strumenti di connessione ad internet. Un problema che purtroppo investe numerose famiglie andriesi ma che la dirigente, di concerto con i docenti, sta ovviando attraverso la prima distribuzione di 50 computer alle famiglie che ne hanno fatto richiesta: “Invito a mettere a disposizione anche le reti Wi-Fi all’interno dei condomini. Chi ha possibilità di una connessione wireless deve avere il buonsenso di dare la possibilità a chi ne è sprovvisto di godere del diritto allo studio”.
Il contraccolpo psicologico e le difficoltà riscontrate e messe in evidenza dalla dirigente Bruno, e più in generale dalla scuola pubblica, sono state accusate e rilevate anche dalla scuola privata e a riguardo è intervenuta la direttrice dell’Accademia “Effe.Di.”, Dora Fiore.
La prima difficoltà riscontrata dalla direttrice, a inizio emergenza, è stata la comunicazione con gli enti istituzionali statali: “Ci siamo organizzati ed attrezzati in ritardo rispetto alla scuola statale, ma abbiamo subito adottato le lezioni a distanza con la piattaforma ‘Zoom’. Gli allievi hanno accettato di buon grado questo nuovo strumento”.
Il problema principale per l’Accademia, organizzata con lezioni teoriche e pratiche, è stato proprio basato sull’attuazione delle materie pratiche: “Al momento procediamo solo con la teoria. Stiamo aspettando risposte e direttive dalla Regione Puglia in merito, siamo pronti ad adottare qualsiasi misura di prevenzione per ripartire in sicurezza”.
Il percorso formativo dell’Accademia, composto da 900 ore per gli estetisti e 750 per gli acconciatori, non ha la necessità di terminare a giugno (come la scuola pubblica), come afferma Fiore, e quindi l’anno scolastico può tranquillamente terminare a luglio o ad agosto senza problemi.
Dal punto di vista economico la situazione è diversa: “Essendo un ente di formazione privato non godiamo di finanziamenti pubblici quindi ci autofinanziamo grazie alle rette scolastiche dei nostri allievi. Ora è tutto bloccato. Con la chiusura di numerose attività, molte sono le famiglie senza stipendio e che quindi non hanno pagato la scuola. E’ una situazione difficile”.
La direttrice dell’Accademia Effe.Di. conclude con l’appello agli organi preposti della Regione Puglia affinchè si comunichino, in tempi brevi, le modalità e l’elenco dei dispositivi di protezione da utilizzare per riprendere a lavorare.
Di questo e molto altro si è discusso in diretta sulla nostra pagina Facebook: ecco le interviste complete.
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