Non si arresta “il botta e risposta” tra ‘Casambulanti’ e il sindaco Cannito sempre sulla questione mercato settimanale. Intanto Montaruli, dopo aver preannunciato una probabile manifestazione degli ambulanti a Palazzo di città, decide di diffidare (come si evince di seguito) il Comune di Barletta chiedendo un incontro urgente con il primo cittadino.
Al signor SINDACO
del comune di BARLETTA (BT)
A S.E. PREFETTO
di Barletta Andria Trani
BARLETTA (BT)
Oggetto: modifiche alle modalità di svolgimento del mercato settimanale del sabato, DIFFIDA e richiesta incontro urgente.
In riferimento alla paventata volontà dell’amministrazione comunale di voler apportare modifiche allo svolgimento del mercato settimanale del sabato,
Premesso:
– che le vigenti disposizioni normative regionali, nella fattispecie il Codice regionale del Commercio, hanno individuato in modo preciso ed inequivocabile procedure, tempi e modalità di eventuali modificazioni, trasformazioni e/o mutamenti dello svolgimento dei mercati ed eventuali rimodulazioni delle aree mercatali;
– che tali norme e regolamenti non sono mai stati derogati dalle vigenti disposizioni in materia di Coronavirus, anzi tali disposizioni vietano espressamente che si operino, in tale circostanza e nel periodo di riferimento, il decentramento o spostamento o contingentamento delle aree e delle zone dove è localizzato storicamente il mercato, consentendo, eventualmente, unicamente la possibilità di ampliamento nelle zone e vie del territorio comunale contigue, per esigenze correlate all’adozione delle misure anticontagio;
– che le medesime disposizioni di cui ai provvedimenti regionali consentono unicamente l’eventuale allungamento delle fasce orarie del mercato sino al pomeriggio o di autorizzare lo svolgimento in più giornate, previa intesa dei comuni con le associazioni di rappresentanza;
– che quindi viene, di conseguenza, assolutamente vietata la possibilità di ridurre il numero delle giornate lavorative quindi qualunque eventuale provvedimento di cambiamento della frequenza di occupazione dei posteggi da parte dei concessionari (trasformazione da settimanale a quindicinale, ad esempio), sarebbe da ritenersi non solo illegittimo ma altresì cagionevole di danno certo e sicuro derivante dalla perdita di importanti giornate lavorative;
– che tale eventuale cambiamento della frequenza di occupazione degli spazi assegnati risulterebbero altresì illegittimo rispetto all’osservanza della convenzione sottoscritta tra il comune ed i concessionari di posteggio la quale prevede espressamente il pagamento rispetto ad un’occupazione minima convenzionale di 52 giornate di mercato con frequenza settimanale;
– che nel corso dell’incontro nella Sala Giunta del giorno 18 maggio 2020 il Sindaco si rese disponibile alla adozione del “Metodo Decaro” ed all’uopo fu egli stesso a chiedere alle Associazioni di Categoria presenti la cortesia di effettuare una simulazione sull’area mercatale, alla luce del nuovo scenario normativo;
– che tale sopralluogo è avvenuto regolarmente la mattina del giorno 19 maggio, alla presenza dell’Assessore comunale ai Mercati, Dirigente comunale e Rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Operatori concessionari di posteggio ed Associazioni UNIBAT – CNA – CASAMBULANTI – BATCOMMERCIO;
– che l’esito positivo di tale sopralluogo ha dimostrato appieno la validità ed applicabilità delle tesi sostenute dalle Associazioni di Categoria per evitare la sciagurata eventualità del frazionamento di frequenza del mercato settimanale del sabato;
– che dopo tale sopralluogo si attendeva un’immediata riconvocazione del Tavolo Tecnico con le suddette Associazioni e quelle minori in termini di reale rappresentanza;
– che tale incontro ad oggi non è stato ancora convocato;
– che abbiamo ascoltato le dichiarazioni audio-video dell’Assessore ai mercati il quale avrebbe, ancora una volta autonomamente ed in modo autocratico, senza nostro contraddittorio, riferito che la ripartenza del mercato del sabato sarebbe stata correlata a quella nei comuni di Trani e di Andria, cosa assolutamente inaccettabile e strumentale posto che sono già regolarmente ripartiti altri mercati similari e che comunque le inefficienze degli altri comuni non possono costituire assolutamente giustificazione al danno che si continua a perpetrare nei confronti dei concessionari di posteggio nel mercato di Barletta;
– che anche da parte del Legale Rappresentante dell’Ente locale si è tentata la strada della delegittimazione di chi ha servito su un piatto d’argento, a costo zero, la soluzione a tutte le eccezioni, inesistenti, poste sul tavolo della discussione dal comune che, evidentemente, non ha come priorità la tutela del Diritto al Lavoro di trecento Imprese finora mal rappresentante nel contesto istituzionale,
tutto quanto premesso, con la presente siamo a DIFFIDARE il comune di Barletta dal porre in essere provvedimenti non condivisi, unilaterali e persino illegittimi quindi a non operare alcuna trasformazione del mercato.
Si DIFFIDA, inoltre, dal porre in essere eventuali provvedimenti di cambiamento della frequenza di occupazione dei posteggi da parte dei concessionari quindi a mantenere intatta la periodicità consentendone il regolare svolgimento secondo quanto iscritto sul Titolo autorizzatorio.
Si CHIEDE un urgentissimo incontro e, contestualmente, si informa che, dovendo rispettare i termini di preavviso, si sta predisponendo la Comunicazione da inviare alla Questura competente per una Manifestazione di Disagio e di Dissenso da tenersi nel giorno prestabilito, nel caso di mancato svolgimento dell’incontro richiesto.
Con tutte le riserve di legge.
Cordiali saluti.
Barletta, 20 maggio 2020
Il Coordinatore Casambulanti : Savino Montaruli.
Sulla questione interviene, con una nota (riportata di seguito), anche il Consigliere regionale (PD) : il barlettano Filippo Caracciolo invitando il sindaco Cannito a “ravvedersi” cercando piuttosto di ascoltare le istanze degli operatori e dei sindacati di categoria.
Il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano, con l’ordinanza n 235, ha autorizzato il ripristino dei mercati cittadini sia per tutti i settori merceologici.
Questa notizia auspicata da più parti, è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per circa 15.000 venditori ambulanti oltre che per svariate migliaia di dipendenti di tale settore.
La misura efficace da lunedì 18 maggio però, sta incontrando delle difficoltà in alcuni comuni (per fortuna non tutti) e tra questi purtroppo vi è il comune di Barletta”.
Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale Filippo Caracciolo.
“In effetti – afferma Caracciolo – nella città capoluogo di provincia la decisione sarebbe quella di alternare gli operatori un sabato si e l’altro no, per garantire un distanziamento tra gli stalli mercatali, quando il distanziamento da garantire è solo quello fisico.
Tale misura che sta già provocando un allarme sociale, sarebbe rischiosa, ingiusta e pericolosa per diversi motivi”.
“Il primo motivo –spiega Caracciolo – è di carattere sanitario, infatti se vi sono 10 persone che vogliono comprare un pantalone ma i venditori sono due anziché quattro, il rischio di assembramento è matematicamente più alto.
Il secondo motivo è quello economico, ovvero a fronte di un mercato settimanale è possibile trasformarlo in quindicinale?
È possibile negare un diritto a persone che pagano per oltre 50 mercati l’anno?
L’altro pericolo è legato alle casse cittadine e quindi al comune, che a fronte di una possibile causa collettiva potrebbe essere condannato a pagare i mancati incassi dei privati.
Chi pagherebbe per le varie azioni di risarcimento?”
“Ecco perché – prosegue Caracciolo – tale soluzione non è percorribile.
Si dia ascolto ad operatori e sindacati di categoria realmente rappresentativi, si vigili di più sui venditori abusivi che spesso vendono prodotti contraffatti, non si permetta al momento l’ingresso agli spuntisti e si dia priorità a chi è in regola con i pagamenti dei posteggi”.
“Chiedo al sindaco Cannito di usare buon senso.
Ravvedersi non significa mortificare la propria idea ma dimostrare l’intelligenza politica e la sensibilità che deve contraddistinguere chi ricopre posizioni di responsabilità.
Si andrebbero così – conclude Caracciolo – anche a spegnere le polemiche degli ultimi giorni evitando strumentalizzazioni utili solo a generare ancor più disagio ad operatori che a causa del coronavirus, hanno già pagato un prezzo salatissimo”.
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