In attuazione dell’indirizzo strategico fornito dal Comando Generale della Guardia di Finanza ai Reparti territoriali e delle direttive del Comando Regionale Puglia, il Comando Provinciale di Bari ha intensificato le attività di controllo economico del territorio per contrastare le condotte di chi – approfittando dell’attuale situazione emergenziale correlata alla crescente diffusione del nuovo “coronavirus“ – pone in essere condotte speculative sui prezzi al pubblico dei prodotti anti-contagio (mascherine, igienizzanti/disinfettanti, guanti, alcool etilico denaturato, etc.), alimentari e di prima necessità (indumenti, saponi etc.) o, comunque, ricorre a pratiche commerciali illecite e fraudolente.
Tale piano di interventi di polizia economico-finanziaria si prefigge il duplice fine di sviluppare gli input acquisiti nell’ambito dell’autonoma attività investigativa svolta dai Reparti territoriali, nonché di riscontrare le numerose segnalazioni concernenti rialzi (verosimilmente) ingiustificati di prodotti della specie pervenute alla Sala Operativa del Comando Provinciale di Bari.
Sono tanti, infatti, i cittadini che hanno contattato il numero gratuito di pubblica utilità 117 (attivo 24 ore su 24) per segnalare l’acquisto di mascherine, igienizzanti/disinfettanti, alcool etilico denaturato o generi alimentari a un prezzo decisamente maggiorato e del tutto ingiustificato rispetto a quello praticato dagli stessi operatori commerciali prima dell’inizio dell’attuale emergenza sanitaria talvolta, peraltro, senza il rilascio del prescritto documento commerciale.
Pertanto, fino alla tarda serata di ieri 110 militari dei Reparti dipendenti dal I Gruppo Bari e dal Gruppo Barletta della Guardia di Finanza hanno eseguito – in 28 comuni delle province di Bari e BAT (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Canosa di Puglia, Capurso, Conversano, Corato, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Locorotondo, Minervino Murge, Modugno, Molfetta, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Santeramo in Colle, Terlizzi, Triggiano, Turi e Valenzano) – 51 controlli nei confronti di imprese operanti nei seguenti settori: supermercati, panetterie, commercio all’ingrosso/al dettaglio di prodotti ortofrutticoli, ferramenta, commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici, commercio al dettaglio di prodotti per la casa, commercio al dettaglio di saponi e detersivi, commercio al dettaglio di articoli di profumeria, commercio al dettaglio parti e accessori di autoveicoli, farmacie e parafarmacie.
Gli accertamenti – che proseguiranno nei prossimi giorni – hanno per oggetto sia il riscontro della corretta applicazione delle prescrizioni recate dal Codice del consumo nonché dalle normative di settore che disciplinano i requisiti necessari ed essenziali di salute e di sicurezza per i prodotti posti in vendita a tutela dei consumatori, sia il rilevamento dei prezzi dei prodotti anti-contagio e di prima necessità onde accertare il loro eventuale, ingiustificato rincaro a seguito dell’insorgere della pandemia di “COVID 19”.
L’operazione, denominata “RIGHT PRICE”, ha consentito complessivamente di effettuare il sequestro, per violazioni di natura amministrativa e penale, di circa 12.000 prodotti anti-contagio per un valore complessivo di mercato pari a euro 25.000, di denunciare 2 soggetti ritenuti responsabili di pratiche commerciali illecite e fraudolente, nonché di segnalare alle Autorità amministrative competenti 17 titolari di imprese per non avere rispettato la normativa in materia di sicurezza dei prodotti e di disciplina dei prezzi.
In particolare, nel corso degli interventi sono state sottoposte a sequestro amministrativo oltre 8.000 mascherine di varie tipologie (filtranti, chirurgiche e FFPP 2) prive delle necessarie indicazioni che – secondo le prescrizioni della normativa di settore – devono essere fornite al consumatore a garanzia della relativa sicurezza, il cui valore commerciale ammonta a circa euro 19.000.
Quindi, i titolari delle attività economiche sono stati segnalati alle competenti Autorità amministrative e ora rischiano sanzioni pecuniarie che possono raggiungere, a seconda dei casi, anche oltre 25.000 euro.
Inoltre, all’interno di due negozi di prodotti non alimentari, nella città di Bari, sono state sottoposte a sequestro penale 3500 mascherine filtranti riportanti indebitamente il marchio CE, nonché 230 confezioni di salviette igienizzanti per le mani commercializzate illecitamente come prodotti con azione sanificante; il tutto per un valore commerciale di circa 6000 euro. I due rappresentanti legali, cittadini di nazionalità cinese, sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria barese in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, di frode in commercio e di truffa aggravata dalla minorata difesa.
Continua, pertanto, incessante – in questo momento di particolare emergenza sanitaria e finanziaria del nostro Paese – l’azione di contrasto, posta in essere dal Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Bari, alla commercializzazione di prodotti di prima necessità o attinenti alla salute a prezzi “gonfiati” o in carenza dei prescritti requisiti di sicurezza, a tutela dei consumatori e degli operatori economici che rispettano le regole.
Send this to a friend