di Antonio Leonetti
Anche il mercato immobiliare sta avendo forti ripercussioni in questo periodo di lockdown: si stimano circa 50 mila transazioni in meno che renderanno il 2020 molto incerto.
Apprendiamo da alcuni report nazionali (Real Estate market Outlook 2020 Italy della CBRE) che il 2020 prospettava un incremento dei prezzi del valore di vendita degli immobili italiani, soprattutto nelle aree metropolitane come Milano e Roma ed evidenziava un vistoso richiamo all’investimento immobiliare e all’acquisto della prima casa.
La pandemia da corona virus e l’incertezza che in questo momento governa le nostre società, pongono una revisione degli Outlook dell’anno 2020 con ricadute nel lungo periodo anche sul 2021.
Il primo riscontro è la constatazione che il mercato immobiliare mostrerà una riduzione netta stimata di circa 50 mila transazioni, di conseguenza inizialmente i prezzi dovrebbero attestarsi stabili o su una leggera diminuzione, atteggiamento attendista dei venditori edegli acquirenti.
“La lettura dei dati 2019 sulle tendenze del mercato immobiliare rispetto al tema dell’efficienza energetica restituisce un quadro incoraggiante” – commenta Franco D’Amore, Vicepresidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com), ma esprime anche – “preoccupanti incognite” – dettate dalla pandemia in corso; se guardassimo alle nuove esigenze abitative degli acquirenti, i costruttori e i tecnici del mercato immobiliare dovranno ripensare gli spazi domestici oltre agli standard energetici già consolidati.
La consapevolezza degli italiani riguardo la propria casa è aumentata: i driver decisionali di acquisto o affitto ricadono sulla maggiore luminosità degli ambienti, sulla vivibilità degli spazi esterni, sulla possibilità di avere uno spazio dedicato al lavoro (conseguenza della forte spinta allo smart working); ma anche l’isolamento termico ed acustico dello stesso immobile vengono ritenuti fattori importanti nella scelta finale a discapito delle case energivore.
In questo periodo di emergenza le banche operano con personale ridotto, gli agenti di vendita non possono accompagnare gli acquirenti a visitare l’immobile, mentre i periti adottano la tecnologia per le valutazioni e i notai operano a distanza, gli unici a non avere forti evidenze negative.
Il comparto immobiliare, come d’altronde tutto il paese Italia, registra ulteriori rallentamenti dovuti alle novità normative che il governo centrale emana con i propri decreti nell’intento di fare chiarezza.
Al contrario, per riaccendere il motore dell’economia i tassi dei mutui continuano a scendere, si stimano tassi di interesse fissi e variabili che partono dallo 0,50% per mutui di 10 anni e tassi di interesse convenienti anche sulle surroghe.
Riportiamo quanto il più importante broker finanziario italiano MutuiOnline, attraverso Roberto Anedda, direttore marketing del portale, ci spiega:“i risparmi sono elevati per le surroghe dei mutui degli anni 2012 – 2013: su un mutuo originario da 120.000 € stipulato nel 2012-2013 per 20 anni il risparmio può arrivare a 40.000 €, e superare ampiamente addirittura gli 80.000 euro per lo stesso mutuo stipulato per una durata di 30 anni. Anche per chi beneficiava magari già di un buon tasso precedente, il risparmio rimane significativo: 16.000 – 18.000 € per un mutuo ventennale partito nel triennio 2016-2018 e 23.000 – 28.000 € per la sua variante trentennale”.
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