“Comprendiamo le difficoltà del momento, figlie di un disagio complessivo che riguarda orizzontalmente tutti i settori del lavoro e della società, ma procedere a spot, senza una linea d’azione univoca e per nulla condivisa, come sta facendo il Ministero dell’Istruzione, ha come unica conseguenza quella di incrementare i disagi e creare ulteriore confusione nelle famiglie e tra gli studenti”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, il quale annuncia l’avvio di un questionario online (https://forms.gle/RR5ZyyfvGhUggx1q8) dedicato ai genitori degli studenti pugliesi, commissionato all’ente di formazione e ricerca IRASE, “per comprendere – spiega – questa particolare fase storica che sta vivendo la scuola statale e le difficoltà che stanno interessanto la vita scolastica dei nostri studenti attraverso la modalità di insegnamento a distanza”.
“Tale misura – continua Verga – non è prevista, nelle sue sfaccettature, in alcun contratto nazionale o legge, pertanto spesso è lasciata alla discrezione e alle disponibilità dei singoli istituti. Sia chiaro, non siamo contrari per definizione alla didattica e all’apprendimento a distanza, ma è un dato di fatto che una parte di studenti sono esclusi da questo metodo didattico e regna la confusione per l’assenza di regole: agli studenti e, conseguentemente ai docenti e ai dirigenti, va garantita la legittimità delle procedure da seguire, occorre un programma condiviso con tutti i soggetti politici, istituzionali e sociali, a ogni livello, per chiudere l’anno senza che nessuno debba averne danno, aprire il nuovo, evitando conseguenze nel prossimo”.
“Ci sono nodi importanti da sciogliere, aggiunge Verga, quali la valutazione, i tempi di connessione, le presenze sul registro elettronico, la validità delle decisioni collegiali, in un periodo in cui le attività didattiche sono sospese da un DPCM e in un sistema che viene in questo momento governato soltanto dalla burocrazia, anziché essere lasciato all’obbligo morale del personale docente, non nuovo ad operazioni di “volontariato”. La nostra preoccupazione è che il tutto possa sfociare in un mare di contenziosi, se non supportato dalla norma. Altra criticità è rappresentata dal finanziamento, pervenuto in questi giorni, finalizzato all’acquisto di apparecchiature informatiche da consegnare in comodato d’uso agli alunni, che nella migliore delle ipotesi permetterà a ogni istituto di acquistarne una ventina su una popolazione scolastica media regionale di 900 alunni per scuola. In questo senso lanciamo un appello all’assessore regionale Sebastiano Leo affinché si sblocchino subito le risorse dei progetti “Tutto a Scuola”, per la parte relativa all’acquisto di tablet. Ora più che mai bisogna far valere i “diritti a scuola” e la Regione Puglia deve fare la propria parte”.
“Lo ripetiamo – conclude Verga – serve un piano condiviso che affronti, in modo coerente e organico tutti i problemi ora sul piano delle emergenze, senza trascurare i nodi irrisolti della mobilità e dei concorsi, per assicurare la validità dell’anno scolastico, non solo nella forma ma nella sostanza con misure precise per esami di licenza media e maturità. La scuola è funzione dello Stato e non può essere governata dalla burocrazia, soprattutto in un periodo di emergenza che ha già causato troppi danni alla società italiana e pugliese”
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