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Da Modugno al maestro Alessandroni: fischiettare diventa una colonna sonora.

11 Aprile, 2020 | scritto da Antonio Leonetti
Da Modugno al maestro Alessandroni: fischiettare diventa una colonna sonora.
Cultura
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di Antonio Leonetti

A molti di noi è capitato di fischiettare le canzoni come fossimo usignoli anche se la tonalità tra quanto in memoria e quanto esibito era parecchio diversa. Ebbene siamo stati dei fischiatori: ho scoperto che il fischiatore è un musicista che utilizza come strumento il proprio fischio. È ritenuto un ibrido tra un cantante (per la produzione del suono) ed un suonatore di strumenti a fiato (per la tipologia di suono). Questa tecnica musicale si diffuse in Germania nel 1800. Mentre in Italia con l’intuizione del polistrumentista Tommaso Novi, nasce l’unico corso di fischio europeo, presso la Scuola di Musica G. Bonamici di Pisa.

Durante una ricerca musicale sui canali digitali, riscopro una grande canzone di Domenico Modugno, “Uomo in frack”, pubblicata nel lontano 1955, in cui il nostro grande Modugno utilizza il fischio per l’intro e in parte del suo brano: un suono naturale che cattura interamente la mia attenzione.

Alcune canzoni invece sono state colonne sonore delle nostre adolescenze: gli Scorpions con “wind of change” ha un intro fischiettato difficile da dimenticare, canzone pubblicata nel lontano 1989 e nello stesso anno uscì un inedito dei Guns N’Roses con “Patience”.

Molti dei nostri genitori invece ricorderanno Otis Redding con “Sitting on the dock of the bay” che chiude una splendida canzone di un uomo solo con un fischiettio tanto leggiadro quanto soave.

Sono tanti i brani in cui il fischiettio sostituisce il testo o ne accompagna un ritornello.

Continuando nelle ricerche, balzano agli occhi molti film famosi che hanno utilizzato come colonna sonora una canzone fischiettata: Quentin Tarantino crea suspense in molte scene del film “Pulp fiction” con il brano “If love is a red dress” di Maria McKee, e ad uno dei miei film preferiti “Kill Bill” attribuisce il famoso fischiettio di Bernard Hermann “Twistednerve”, più volte ripreso sia nelle scene iniziali del film sia in quelle, ritenute dal regista, centrali.

Spesso da piccolo capitava che quando si andava a far visita ai nonni si guardavano insieme in tv i film western, girati in ambienti selvaggi del deserto, che del fischiettio sono stati i maggiori divulgatori.

Molti di noi ricorderanno il fischio di Alessandro Alessandroni accompagnato dalle musiche di Ennio Morricone nelle regie di Sergio Leone; quel fischio nel film “Trinità” o nella pellicola “Per un pugno di dollari” in cui la colonna sonora, composta da una chitarra e dal fischiettare leggiadro, anticipava una sfida o una nuova avventura: difficilmente dimenticherò le scene in cui due pistoleri si sfidavano in pubblico (solo per una breve parentesi: erano scene intense, creavano la giusta suspense, eleganti e molto equilibrate, tante emozioni e poca violenza). Ancora tra i film, possiamo richiamare la colonna sonora di Xfiles partecipata da un coro di fischiatori.

Desidero chiudere ricordando il cartone animato “Pinocchio”: il Grillo parlante insegna a fischiettare al Pinocchio burattino attraverso una canzone intitolata “Fai una fischiatina”, un invito a seguire quanto il grillo insegnava che fischiettare risolleva l’animo: “quando stai per perdere la tua serenità, fai una fischiatina …”

Grazie

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