Nota del Consigliere regionale, Enzo Colonna.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere Regionale, Enzo Colonna.
“La Giunta regionale ha approvato oggi lo stanziamento e il riparto, tra i Comuni pugliesi, di 11 milioni e mezzo di euro per consentire alle famiglie investite dalla crisi socioeconomica conseguente alla epidemia da Covid-19 di fronteggiare le prime necessità (fare la spesa, acquistare farmaci, pagare una bolletta).
Si tratta di risorse del bilancio autonomo regionale (che si aggiungono a quelle riconosciute pochi giorni fa dal governo nazionale), che sono state ripartite tra i Comuni pugliesi utilizzando due criteri: una quota pari all’80% (9.200.000 euro) in ragione dell’incidenza percentuale della popolazione residente in ciascun comune rispetto a quella residente complessivamente nel territorio regionale; la restante quota del 20% (pari a 2.300.000 euro) in considerazione della distanza tra il reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale.
Il coordinamento operativo degli interventi destinati all’assistenza sarà affidato ai Centri Operativi Comunali (presieduti dai sindaci e composti da personale della protezione civile, dei servizi sociali e della rete degli enti del terzo settore presenti e già attivi sul territorio), che potranno assicurare una modalità di distribuzione delle risorse celere e snella.
Per i Comuni dell’area murgiana, queste le somme assegnate dalla Regione:
Altamura 211.766 euro; Gravina in Puglia 133.128 euro; Santeramo in Colle 78.469 euro; Poggiorsini 4.557 euro; Cassano delle Murge 41.935 euro; Toritto 24.476 euro; Ruvo di Puglia 74.532 euro; Acquaviva delle Fonti 55.692 euro; Putignano 72.099 euro; Gioia del Colle 76.619 euro; Grumo Appula 38.233 euro; Palo del Colle 63.396 euro; Corato 141.831 euro.
A mio parere, il modo più efficace per operare l’assegnazione di queste risorse è quello di definire un ordine di priorità attraverso una ricognizione effettuata da soggetti ed enti attivi da tempo nel territorio sul versante del bisogno e della solidarietà (ad esempio Caritas, Parrocchie, Associazioni di volontariato), così da riuscire ad individuare i cosiddetti “invisibili”, ossia quelle persone e famiglie non assistite o non assistite nella misura minima vitale da altre forme di sostegno, statali (ad esempio, reddito di cittadinanza), regionali (ad esempio, reddito di cittadinanza) o comunali.
Oltre al Fondo di Solidarietà, nei giorni scorsi la Giunta regionale ha provveduto a rifinanziare, con ulteriori 36milioni e 892mila euro, il Reddito di Dignità, la misura, ideata e introdotta, sin dal 2016, dalla Regione Puglia con l’obiettivo di contrastare la povertà e sostenere le famiglie in difficoltà, prevedendo anche percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro.
Si tratta di un impegno finanziario molto significativo destinato a potenziare la misura e allargare la platea dei beneficiari del RED, in modo da fornire un concreto sostegno alle persone e alle famiglie più bisognose che stanno subendo pesantissime ripercussioni a seguito dell’emergenza sanitaria in atto.
La Regione individuerà con gli Ambiti territoriali sociali pugliesi i criteri di selezione dei destinatari finali e le modalità operative di gestione degli interventi, provvedendo anche a definire la ripartizione delle risorse tra gli stessi.
Per quanto concerne l’individuazione dei beneficiari finali, il Reddito di Dignità regionale continuerà ad essere una misura parallela rispetto all’analoga misura nazionale denominata “Reddito di Cittadinanza”. A questo proposito, tra i destinatari di questa seconda edizione della misura RED saranno inseriti anche quei cittadini che, pur avendo una soglia ISEE compatibile con quella del RdC (ISEE inferiore a 9.360 euro), non siano stati ammessi alla misura nazionale per assenza di ulteriori criteri di accesso o abbiano comunque ritenuto non utile alla propria condizione l’accesso al Reddito di Cittadinanza, preferendo il Reddito di Dignità regionale.
Inoltre, in assoluta continuità con quanto fatto finora, anche per questa seconda edizione del RED, saranno due le macrocategorie di potenziali utenti: una destinata alle domande dirette dei cittadini e l’altra destinata alla presa in carico diretta (d’ufficio) da parte degli Ambiti territoriali per particolari categorie di bisogno e fragilità come, ad esempio, disabili adulti senza supporto familiare, donne vittime di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge.
Nei prossimi giorni, dopo le intese con gli Ambiti, saranno pubblicati i nuovi avvisi per il RED, con l’obiettivo di rendere effettiva e concreta la misura nel più breve tempo possibile.
Ringrazio quanti stanno lavorando senza sosta per affrontare un momento davvero difficile. La Regione Puglia sta mettendo in campo tutti gli strumenti, le risorse e le energie di cui dispone per affrontare questa crisi, stando al fianco soprattutto di chi ha più bisogno”
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